Ortaggi? No, quintali di marijuana pronta a invadere il mercato napoletano: in manette papà e figlio

Ortaggi? No, quintali di marijuana pronta a invadere il mercato napoletano: in manette papà e figlio
di Nicola Sorrentino
Venerdì 20 Ottobre 2017, 17:14 - Ultimo agg. 19:11
3 Minuti di Lettura

PAGANI. Un padre e un figlio, conosciuti come produttori di ortaggi, ora arrestati dalla Polizia di Stato per produzione e traffico di sostanza stupefacente. Nel blitz, sono stati sequestrati più di 16 quintali di droga. Quella droga - marijuana per la precisione - era pronta per inondare le piazze di spaccio esistenti tra l’area stabiese e quella dell’Agro nocerino-sarnese. A condurre il blitz le Questure di Napoli e Salerno, rispettivamente, con gli agenti dei Commissariati di polizia di Castellammare di Stabia e Nocera Inferiore. I poliziotti, dapprima, hanno accertato a Pagani l’esistenza di un fondo agricolo, all’interno del quale erano presenti ben 21 serre, una delle quali adibita alla coltivazione di marijuana e successivamente. I colleghi napoletani, invece, stavano arrestando i proprietari del terreno, rinvenendo a loro volta, oltre quindici quintali e mezzo di sostanza stupefacente. All’interno della serra, infatti, sono stati rinvenuti 60 arbusti di marijuana, dell’altezza di 1,80 metri, per un peso di oltre 120 chili, mentre in una casa colonica, suddivisa su due piani, è stato sequestrato dalla Polizia un fucile calibro 16, illegalmente detenuto. Dai controlli, si è scoperto che il sottotetto era utilizzato per l’essiccazione delle piante.

Gli agenti del Commissariato di Castellammare di Stabia, invece, a Gragnano, hanno fatto irruzione nell’abitazione di Pietro Buononato, 70enne con precedenti, rinvenendo e sequestrando oltre un quintale e mezzo di marijuana,  suddivisa in migliaia di piante conservate in due celle frigorifere, del tipo per la conservazione di ortaggi e fiori da commercializzare. Sono state inoltre sequestrate 4 buste in cellophane, contenenti oltre un chilo di foglie già essiccate, pronte per la commercializzazione sulle piazze di spaccio. Ancora: poste sotto sequestro 8 stufe a ventola, utilizzate per l’essiccazione della sostanza stupefacente, nonché materiale per la coltivazione ed il confezionamento della sostanza stupefacente, tra cui bilancini di precisione, coltelli, buste in cellophane. Poco dopo dell’arrivo della Polizia, nella casa era sopraggiunto anche Antonio Buononato, di 35anni, figlio di Pietro.

Gli agenti hanno inoltre scoperto che il contatore idrico era collegato alla rete di distribuzione ma fungeva solo da contalitri, mentre il contatore elettrico era stato manomesso, mediante l’apposizione di un magnete che ne rallentava la reale contabilizzazione di energia utilizzata. I poliziotti hanno anche sequestrato 3 telefoni cellulari, 4 autovetture, varie carte di credito ed assegni. Padre e figlio sono stati arrestati in quanto responsabili, in concorso tra loro, del reato di produzione e traffico di sostanza stupefacente. In relazione al fucile sequestrato sono, attualmente, in corso indagini.
 




 

© RIPRODUZIONE RISERVATA