Napoli, è Natale senza luci a Secondigliano: 500 negozianti pronti alla serrata

Napoli, è Natale senza luci a Secondigliano: 500 negozianti pronti alla serrata
di Giuliana Covella
Martedì 11 Dicembre 2018, 08:44 - Ultimo agg. 09:35
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Secondigliano, niente luminarie per Natale, 500 commercianti pronti alla serrata. Sono stanchi gli esercenti dello storico quartiere a nord di Napoli. Un quartiere dove il degrado è la norma quotidiana per i cittadini. Tanto che il corso principale è diventato il simbolo dell’abbandono: rifiuti fuori ai palazzi e ai negozi sin da metà mattina (la differenziata è partita solo per 2mila famiglie del Rione Kennedy); sosta selvaggia di auto e scooter sui marciapiedi; alberi non curati (rami e foglie arrivano fin dentro le case e gli esercizi commerciali). Ma soprattutto un quartiere che durante le festività natalizie rimarrà al buio, perché il Comune - a detta dei negozianti - non avendo fondi, non accenderà le luminarie lungo la tradizionale via dello shopping del rione, corso Secondigliano. 
«Dopo le nostre innumerevoli sollecitazioni il Comune ci ha risposto picche, quando abbiamo chiesto di installare le luci natalizie, sottolineando che non hanno fondi - si sfoga Salvatore Cicatiello, titolare di un negozio di abbigliamento su corso Secondigliano e promotore della protesta - i problemi qui sono tanti. Le auto in terza e quarta fila, i rami e le foglie degli alberi che raggiungono appartamenti e negozi e che siamo costretti a potare a nostre spese con ditte private, un solo operatore Asìa per lo spazzamento ogni mattina. Per non parlare della differenziata: una chimera». Tanti i negozi chiusi lungo il corso negli ultimi anni. Sia per la difficile contingenza economica, che ancora produce i suoi effetti negativi sul piccolo commercio, sia per l’assenza di controlli sul territorio, come una maggiore presenza di polizia municipale. «Vigili non se ne vedono, specie nel periodo natalizio. Ecco perché chiunque si sente in diritto di parcheggiare l’auto o il motorino negli spazi riservati al passaggio pedonale - denuncia Cicatiello - La crisi economica poi ha fatto il resto: io stesso ero titolare di sei negozi lungo corso Secondigliano, ora ne ho soltanto uno. La gente non viene più qui, non ci sono parcheggi e il degrado è sotto gli occhi di tutti. Figuriamoci adesso che non installeranno nemmeno le luminarie. Per questo abbiamo deciso di far sentire la nostra voce con una serrata subito dopo Natale, perché se lo facciamo ora perdiamo anche l’unica occasione di vendita per le feste».

A raccogliere lo sfogo dei commercianti Maurizio Moschetti, presidente della VII Municipalità, che spiega: «Ho sollecitato l’assessore comunale alla Pubblica illuminazione Ciro Borriello per l’accensione delle luci di Natale, ma fino ad oggi nulla. Inoltre abbiamo chiesto al Comune di far potare gli alberi per Natale. Ma anche in questo caso non è arrivata risposta». Interpellato dal Mattino, Borriello ha spiegato: «Non abbiamo dimenticato Secondigliano, faremo un’installazione a piazza Di Vittorio ma non abbiamo disponibilità economica per il Corso». Venendo alla questione luminarie, mentre Secondigliano e il suo corso principale rimarranno al buio per le festività, piazza Madonna dell’Arco a Miano sarà invece illuminata. «Ci sono quartieri di serie A e serie B? - si domanda Cicatiello - l’unico modo per farci ascoltare sarà abbassare le serrande».
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