Napoli, violenze sessuali sulle figlie di 9 e 13 anni: così il padre separato diventa orco

Napoli, violenze sessuali sulle figlie di 9 e 13 anni: così il padre separato diventa orco
di Cristina Liguori
Mercoledì 14 Marzo 2018, 10:37
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GIUGLIANO - Le vittime erano le sue stesse figlie. Un particolare che rende l'accusa di violenza sessuale ancora più agghiacciante. Un uomo con una vita normale, un lavoro ordinario e una separazione alle spalle senza strascichi significativi, che all'improvviso si trasforma in un mostro o, probabilmente, rivela sotanto adesso la sua vera identità. La realtà che collassa e la normalità che si trasforma in un inferno per la mamma delle piccole che da un giorno all'altro si è ritrovata dinanzi ad un orco. Non più un ex marito, ma il carnefice delle sue bimbe. Uno choc, forse il peggiore per la donna: al momento dell'arresto lei stessa si è recata a casa del 45enne, ha atteso che i carabinieri di Pianura lo portassero via e lì, proprio nel luogo dove si perpetravano gli abusi sessuali, gli ha urlato contro tutta la sua rabbia.

Le piccole, all'epoca dei fatti, avevano solo 9 e 13 anni. È stata proprio la madre delle bambine, che si era trasferita a Napoli dopo la separazione dal marito, ad accorgersi degli atteggiamenti anomali delle ragazzine. Con tatto e delicatezza, un po' per volta, è riuscita a liberarle da un peso che probabilmente le stava schiacciando. A darle sostegno la Procura di Napoli nord guidata dal procuratore Francesco Greco. Con l'aiuto di un team di psicologi, i magistrati sono riusciti a mettere in luce una storia terribile fatta di palpeggiamenti e molestie continue. Una vicenda che si è con l'arresto del 45enne di Giugliano, commerciante, residente a Varcaturo.
 
L'attività investigativa è iniziata nel febbraio dello scorso anno quando le piccole hanno cominciato a concedere inquietanti confidenze alla mamma. Le due hanno raccontato che il padre per oltre tre anni, tra il 2013 al 2017, aveva abusato di loro in diverse circostanze. Gli episodi, secondo quanto raccontato dalle vittime, si sono verificati solo a seguito della separazione dei genitori e mai prima. Le molestie sessuali avvenivano soprattutto nelle prime ore pomeridiane a casa dei nonni, in occasione delle visite domenicali al padre. Le minori poi, sentite dai magistrati con l'assistenza di una psicologa, hanno confermato integralmente quanto riferito alla madre, arricchendo la deposizione di particolari che la Procura definisce «inquietanti».

Il loro racconto è risultato genuino e sincero, con pochi tentennamenti e nessun condizionamento di sorta, dettagli che di fatto hanno confermato la loro attendibilità e idoneità a testimoniare. Le piccole, da prassi, sono state anche sottoposte a visita medica per accertare se l'orco sia andato oltre le molestie e i palpeggiamenti. I sanitari, che per fortuna hanno escluso ipotesi più devastanti, hanno comunque riscontrato in pieno la veridicità del loro doloroso racconto. I fatti hanno trovato ulteriori accertamenti anche grazie ad altri interrogatori. In causa sono state chiamate le amichette delle due bimbe. Le vittime, prima di confidarsi con la madre, avevano infatti confessato alle compagne di giochi di alcuni atteggiamenti strani e ambigui del papà. Così che i magistrati, con estrema accortezza, hanno cercato di ricostruire anche con loro alcuni episodi rivelatigli dalle ragazze. I racconti delle amiche hanno così restituito altri dettagli.

Ma com'è possibile che un uomo da un giorno all'altro si scopra pedofilo e sessualmente deviato? Nessun caso incredibile, ma latenza come spiega la psicologa e consulente della Procura Napoli nord Giorgia Proto: «Non è possibile scoprirsi all'improvviso - spiega - evidentemente la sua tendenza è stata ben nascosta. Negli anni ci saranno stati dei piccoli segnali che ha taciuto e celato ma che poi, in un momento di crisi, sono esplosi e venuti fuori in tutta la loro forza. Cosi si è slatentizzato e quello che prima era ben oscurato è diventato normalità. Era un sintomo che a un certo punto si è manifestato nel momento in cui ha trovato spazio. Può essere che anche lui avesse dentro traumi taciuti». Ma in che modo un genitore può accorgersi di casi di violenza sessuale? «Noi psicologi usiamo un protocollo che ci dà degli indicatori ben precisi - prosegue l'esperta - possono essere dolori alla testa o mal di pancia o pruriti e fastidi alle parti intime. Ma anche la tendenza a lavarsi molte volte, calo dell'attenzione, balbuzie, timore degli adulti, isolamento. In questi casi siamo spesso e volentieri dinanzi a violenze sessuali». Per l'orco il giudice ha disposto gli arresti domiciliari, dovrà attendere il processo e il faccia a faccia con le bimbe.
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