Napoli, uomo colto da malore nella folla di San Gregorio Armeno: paura e polemiche

Napoli - Intervento degli operatori del 118
Napoli - Intervento degli operatori del 118
di Eduardo Improta
Sabato 17 Novembre 2018, 17:00 - Ultimo agg. 18 Novembre, 08:32
2 Minuti di Lettura
Ma com’è possibile che, in occasione di eventi che richiamano, come ogni anno, tante persone nelle strade dei Decumani in occasioni dell’approssimarsi delle festività natalizie, non sia disponibile in loco o nelle immediate vicinanze un presidio di un’ambulanza per sopperire a esigenze immediate, legate a un malore, a una situazione di imprevedibile  pericolo? È quanto si chiedono i cittadini del centro storico di Napoli che questa mattina sono stati testimoni, in via San Gregorio Armeno, di una brutta caduta accidentale di un turista milanese di 77 anni in visita nella nostra città.
 
 

L’anziano turista, dopo aver inciampato sul manto stradale sconnesso, è caduto a terra battendo violentemente la testa e riportando lesioni con grossa perdita di sangue e di conoscenza. A prestare il primo soccorso è stato un medico che per puro caso si trovava in zona. Sul posto sono intervenuti gli uomini della polizia locale che hanno messo a disposizione il kit di pronto soccorso in dotazione sull'auto di servizio. L'ambulanza del 118 è giunta sul posto dopo circa 15 minuti e, dopo le prime cure sul posto, è ripartita alla volta dell’ospedale CTO di viale Colli Aminei dove il paziente ha ricevuto tutte le cure del caso.
 

«Sono anni che chiediamo un presidio medico in zona - racconta Gabriele Casillo, dell’associazione “Corpo di Napoli” - La caduta di questo anziano turista ha provocato un abbondante sanguinamento e, solo grazie all’aiuto del medico che per caso si è trovato in zona, non è finita in tragedia. Oggi è in programma l’inaugurazione della fiera natalizia di San Gregorio Armeno - conclude Casillo - solleciteremo le autorità comunali che interverranno ad attivarsi per dare ai Decumani un presidio sanitario, almeno in queste occasioni di carattere eccezionali».
© RIPRODUZIONE RISERVATA