Napoli turistica: a Ferragosto pienone in hotel e ristoranti ma trasporti e servizi in affanno

Napoli turistica: a Ferragosto pienone in hotel e ristoranti ma trasporti e servizi in affanno
di Mariagiovanna Capone
Martedì 14 Agosto 2018, 08:59
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Il turismo naviga in buone acque ad agosto. Una novità per Napoli visto che in questo mese, e soprattutto nella settimana di Ferragosto, la città tende a svuotarsi, con i vacanzieri d'Oltralpe che da sempre prediligono le località marine della Campania. Invece, ecco che a sorpresa ad agosto, dopo sei mesi di flessione, i turisti tornano a riempire le strutture alberghiere e i b&b cittadini. E non saranno abbandonati dai commercianti, con aperture garantite di ristoranti e bar, e persino qualche store dove fare shopping aperto nel pomeriggio di mercoledì. Ma è un Ferragosto in chiaroscuro quello di Napoli, perché di fianco alle note allegre del pienone turistico, ci sono i servizi che arrancano o mancano del tutto, non in grado di rendere gioiosa e spensierata la permanenza in città neanche ai residenti, come spazzatura, trasporti, infopoint.

GLI ARRIVI
All'aeroporto internazionale di Capodichino ci sono tutte le condizioni per celebrare l'ennesimo anno record. L'hub partenopeo soltanto nei primi sette mesi del 2018 (gennaio-luglio) ha registrato un traffico passeggeri pari a 5milioni 528mila, un incremento del 20,5 per cento rispetto ai primi sette mesi del 2017. Il traffico di passeggeri in questi giorni si è intensificato: saranno circa 600mila i passeggeri in transito (tra arrivi e partenze) dal 3 al 19 agosto (+6 per cento rispetto allo scorso anno), di cui 140mila passeggeri di linea nazionale, 415mila passeggeri di linea internazionale e 45mila passeggeri charter. Una fetta consistente è concentrata nei giorni da «bollino nero»: dal 13 al 16 sono 135mila i passeggeri previsti in arrivo e partenza.

I BED AND BREAKFAST
Per l'Osservatorio Turistico Extralberghiero Abbac l'agosto 2018 segna un dato positivo per tutta la Campania. «La nostra regione sta raggiungendo trend interessanti anche per la costante presenza di stranieri, segno evidente di una maggiore incidenza nelle scelte internazionali del turismo individuale» dichiara il presidente Abbac Agostino Ingenito. Interessanti gli aumenti di flussi di indiani, cinesi e nordamericani, sebbene gli europei siano sempre ai primi in classifica, ma si rivedono anche tanti italiani nelle maggiori località turistiche. Le mete più apprezzate sono Capri e Positano, in overbooking per tutto il mese di agosto, al 90 per cento Ischia, che a Ferragosto andrà al sold out, mentre Procida e Sorrento hanno l'88 per cento. Napoli invece è al 77 per cento su base mensile, mentre a Ferragosto è all'80 per cento, con un prezzo medio di 78 euro a camera doppia.

SERVIZI SCADENTI
Per Federalberghi Napoli l'occupazione camere a Ferragosto è pari al 76 per cento, lo stesso numero registrato lo scorso anno. Un valore tutto sommato buono, se visto in prospettiva: il semestre non è andato bene. Da gennaio a luglio l'occupazione negli hotel cittadini è calata di un punto percentuale, passando dal 78,5 per cento al 77,5 per cento. «Per Ferragosto i numeri sono positivi. Resta però il grave nodo dei servizi scadenti» commenta Antonio Izzo, presidente Federalberghi Napoli, che sottolinea l'inefficienza del sistema dei trasporti, anche per una serie di servizi connessi agli spostamenti. «I turisti - prosegue - restano delusi e sbigottiti dall'inefficienza del servizio in termini di scale mobili o ascensori guasti, della mancanza di aria condizionata o di informazioni. Tutto tempo che avrebbero potuto impiegare molto meglio nella visita della città. Dopo aver lavorato tanto per rendere Napoli una meta ambita turisticamente, anche nel mese di agosto, non possiamo presentarla in questo modo perché, oggi più che mai, con i mercati nordafricani e arabi che stanno riprendendo quote di mercato, dobbiamo offrire un prodotto valido e competitivo».

UN PIANO PER IL TURISMO
Un grido d'allarme condiviso da Giovanna Lucherini, direttore del Convention Bureau di Napoli. «Se è vero che il turismo leisure ha avuto una leggera frenata in questo primo semestre 2018, è importante per la città non subire nessun contraccolpo. Il settore congressuale, in crescita e con ampi margini di miglioramento, può, infatti, compensare e sostenere il leisure, destagionalizzando». Il Convention Bureau di Napoli infatti ha creato una filiera congressuale. «Più congressi vuol dire avere più camere di albergo occupate, ristoranti, taxi e musei che aumentano il loro lavoro, con un progressivo e costante miglioramento dell'economia cittadina».

I PROBLEMI IRRISOLTI
Investire su Napoli però significa spingere affinché i servizi più elementari siano garantiti con continuità ed efficienza. E purtroppo è sotto l'occhio di tutti come negli ultimi mesi la città non sia in grado di migliorare in particolare su due punti cardine: pulizia e trasporti. Ogni quartiere cittadino ha ingombranti abbandonati in strada, così come è rallentata la raccolta della differenziata. Impossibile non notare la presenza di materassi, mobili ed elettrodomestici anche lungo strade residenziali e affollate, piene di immondizia organica al punto da diventare soggetto fotografico per i turisti. La città è visibilmente sporca, e con la sporcizia è aumentata la presenza di blatte e ratti, questi ultimi anche in pieno giorno e in zone non prettamente isolate, come piazza Vanvitelli al Vomero, dove razzolano tra i sacchi dei rifiuti dei numerosi locali, prima della raccolta. Situazione destinata a peggiorare a Ferragosto. I trasporti sono come al solito un terno al lotto. Gli orari a Ferragosto saranno come da festivo, mentre dopo le 22 metropolitana e funicolari saranno chiuse. Quindi turisti e cittadini dovranno arrangiarsi se vorranno approfittare delle varie attività ludiche e culturali che sono state organizzate. Come il party all'Edenlandia o allo zoo a Fuorigrotta, le tammorre sul lungomare, i concerti e il teatro al centro storico, il cinema al parco del Poggio e al Martuscelli.

I COMMERCIANTI
La presenza di turisti in città stimola anche il commercio, con sempre più esercenti disposti a restare aperti nella settimana di Ferragosto. Confcommercio Campania spiega che «nelle aree a maggiore afflusso turistico (lungomare, Chiaia e centro storico) la ristorazione è attiva quasi al 100 per cento» sottolinea il presidente Pasquale Russo. Ristoranti aperti al 90 per cento anche nelle zone interne di Chiaia come via Alabardieri e piazza dei Martiri, sul 70 per cento i bar. Verso via Toledo, almeno il 70 per cento delle trattorie dei quartieri saranno aperte mentre al Vomero i valori scendono attestandosi tra il 50-60 per cento. «L'effetto deserto è possibile solo in quartieri periferici, dove comunque insistono minori attività commerciali - prosegue Russo - e in media a Napoli siamo sul 70 per cento». Ci sono poi zone che diventavano desertiche in agosto, in controtendenza ma per la crisi di vendite. Come corso Umberto e corso Garibaldi, dove si registra un aumento delle aperture. «Anche perché i saldi non vanno più bene come un tempo e si amplia l'apertura per poter vendere maggiormente». La città non chiude per ferie quindi, con presidi nei quartieri residenziali per andare incontro ad anziani che restano a casa. Anche per Confesercenti Napoli «il boom turistico in città favorisce l'apertura dei negozi» ammette il presidente Vincenzo Schiavo, confermando anche l'apertura vicina al 100 per cento per i suoi associati delle zone turistiche, «come centro storico, Riviera di Chiaia e lungomare. I negozi di abbigliamento delle stesse zone saranno chiusi due tre giorni, dal 14 al 16-17. Mentre nel resto della città la chiusura sarà al massimo di una settimana».
 
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