Terra dei fuochi, è più alta la mortalità per tumore nelle aree disagiate

Terra dei fuochi, è più alta la mortalità per tumore nelle aree disagiate
di Ettore Mautone
Mercoledì 20 Settembre 2017, 08:47 - Ultimo agg. 08:51
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Terra dei fuochi, registri tumori, incidenza e mortalità per cancro nella popolazione dei 90 Comuni della Campania considerati a rischio per l’inquinamento ambientale: è ora di tirare le somme. È pronta la relazione che il senatore Lucio Romano (esponente di Democrazia solidale, docente di ginecologia della Federico II) ha stilato in qualità di promotore dell’indagine parlamentare conoscitiva su ambiente, tumori e malformazioni feto-neonatali nei territori campani inseriti nel recinto rosso definito della legge 6 del 2014. I dati sono quelli dei registri tumori arricchiti da un lavoro di georeferenziazione teso a stanare picchi e anomalie in territori precisi.

L’obiettivo è stilare una nuova mappa disegnata a cerchi concentrici partendo da singole aree segnalate dall’Arpac come sorgente di particolari inquinanti, discariche e veleni. Dalle prime anticipazioni emerge che la mortalità per tumori (su cui incidono variabili indipendenti dalla frequenza di malattia come la qualità delle cure e l’accesso dei malati ai servizi sanitari) è maggiore nel cuore dei centri storici dei luoghi più colpiti (come Casalnuovo e Acerra) e si concentra nelle zone più povere dei comuni anziché nelle vicinanze di discariche e siti inquinati fino a 3 chilometri di distanza da essi. Ciò proverebbe, almeno per la mortalità, una relazione diretta con gli indici di deprivazione sociale della popolazione.

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