Napoli, trentenne suicida a Poggioreale, il garante Ciambriello: «Limitiamo occasioni e mezzi»

Napoli, trentenne suicida a Poggioreale, il garante Ciambriello: «Limitiamo occasioni e mezzi»
di Andrea Ruberto
Martedì 16 Ottobre 2018, 19:36 - Ultimo agg. 17 Ottobre, 06:43
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Ennesimo suicidio nel carcere di Poggioreale di Napoli. L’uomo, un trentenne di Casoria detentuto all’interno del padiglione Napoli, è stato ritrovato impiccato all’interno della sua cella. Si tratta del quinto caso di suicidio registrato questo anno all’interno del carcere, come testimonia Samuele Ciambriello, garante dei detenuti della regione Campania.
 

«Il carcere resta un luogo che deprime e isola per gli spazi e per la limitazione delle libertà personali e delle relazioni umane. Mancano inoltre controlli e attività di formazione, così come sarebbe necessario incrementare la presenza di psicologi e psichiatri. I tre motivi di suicidio sono l’impiccagione attraverso le lenzuola, l’inalazione di gas e le lame da barba. Bisognerebbe razionalizzare le lamette, inibire l’uso del gas la notte e inserire chi ha lanciato un allarme di forte disagio psicologico in spazi sociali dove vengono guardati a vista. Occorre limitare le occasioni e i mezzi attraverso cui i detenuti vogliono arrivare razionalmente alla morte».
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