Napoli, tassista restituisce una borsa con 3000 euro

Sull'auto di Ciro Cantalupo turisti sudafricani hanno dimenticato soldi, passaporti e carte di credito

Ciro Cantalupo
Ciro Cantalupo
di Giuliana Covella
Mercoledì 17 Aprile 2024, 23:23 - Ultimo agg. 19 Aprile, 18:26
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Napoli, un tassista, Ciro Cantalupo, restituisce borsa con 3mila euro, carte di credito e passaporti a un gruppo di turisti. Una bella storia di altruismo e solidarietà accaduta a Napoli, in un periodo in cui la città pullula di visitatori. Una serata come tante, per chi arriva da altri Paesi, finita dopo una cena a base di piatti della tradizione partenopea tra risate e divertimento. Tanto che si arriva a dimenticare a bordo di un taxi una cospicua somma di denaro in contanti, oltre a documenti e bancomat.

I turisti

Protagonisti di una disavventura per fortuna risolta con un lieto fine sono stati alcuni turisti sudafricani.

Accompagnati in hotel dopo una serata trascorsa al ristorante, non si sono accorti di aver lasciato nell’auto del servizio pubblico soldi e altri effetti personali. A raccontare l’episodio colui che li ha trasportati dal locale alla struttura alberghiera dove alloggiavano.

«Alcune settimane fa - spiega Ciro Cantalupo, 52 anni, sposato e padre di una ragazza di 18 anni - durante il turno di notte in via Santa Lucia ho preso a bordo quattro turisti del sud Africa per accompagnarli nell’albergo dove soggiornavano, il Napoli Panorama di via Medina. Al termine della corsa sono andato via e ho raggiunto il posteggio di fronte al Teatro San Carlo: qui mi sono accorto, assieme ad alcuni colleghi, che il gruppo di stranieri aveva dimenticato qualcosa sul sedile anteriore lato passeggero».

Con grande sorpresa Ciro, che fa il tassista da 20 anni, ha scoperto che i clienti avevano lasciato un borsello contenente circa 3mila euro.

La riconoscenza 

«Non solo - ricorda Cantalupo - c’erano anche una decina di carte di credito e due passaporti. Così sono andato subito in questura e insieme ai poliziotti siamo entrati in albergo, chiedendo al receptionist di salire in camera da queste persone».

Dopo aver bussato più volte, uno di loro ha aperto la porta: «Forse avevano bevuto molto e non si erano resi conto di aver perso soldi e documenti. Gli abbiamo consegnato tutto e ci hanno salutati ringraziandomi. I soldi non sono nulla, contano piuttosto l’avere una coscienza e l’umanità», dice il tassista.

«Una storia che ci consente di accendere i riflettori su quanti tassisti per bene lavorano nella nostra città - commenta la consigliera comunale Alessandra Clemente - una vicenda che ci rende tutti orgogliosi grazie a Ciro e al suo esempio.

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