Napoli, sos Mergellina: fontana del Sebeto senza restauri e giardini che diventano una giungla

Napoli, sos Mergellina: fontana del Sebeto senza restauri e giardini che diventano una giungla
di Marco Perillo
Sabato 16 Giugno 2018, 15:36 - Ultimo agg. 17 Giugno, 10:11
2 Minuti di Lettura

Da oltre un anno è in uno stato pietoso. Transennata, tristemente abbandonata sotto gli occhi dei bagnanti e dei turisti in quel lembo estremo di Mergellina. Parliamo della fontana del Sebeto, capolavoro del barocco napoletano in un vergognoso stato di abbandono. 
 

 

Qualcuno, nonostante le recinzioni, le scatta qualche foto o qualche selfie. Il Sebeto, sotto le forme di un uomo barbuto, sta là, col volto sconsolato. E' la scultura del dio-fiume della leggenda, quell'uomo trasformato nel mitico corso d'acqua napoletano per amore di Megara, ragazza amata trasformata nello scoglio dove oggi sorge castel dell'Ovo.

Questa bellissima fontana commissionata nel 1635 a Cosimo Fanzago fu voluta dal viceré spagnolo Manuel de Acevedo y Zúñiga. Da qualche tempo è pericolante e in attesa di restauro, soprattutto da quando la protezione civile si accorse che le luci pavimentali che la illuminavano erano state sfondate e sussisteva un serio pericolo per l'incolumità.

Da quel momento, il nulla. La fontana, non essendo inserita nel progetto Monumentando, è stata lasciata al suo destino. Circa tre anni fa il gruppo Facebook Napoli Retrò avviò una raccolta fondi per restaurarla; occorrevano circa novantamila euro ma ne furono raccolti a malapena tremila. Da quel momento non si è trovato uno sponsor, pubblico o privato, per salvare questo gioiello. 

Nei dintorni della statua, la situazione non va meglio. I giardini alle spalle degli chalet sono ormai una giungla. Da tempo non si provvede a una potatura, nonostante le numerose richieste e segnalzioni da parte dei cittadini e consiglieri della municipalità. Particolarmente offesa è una lapide che ricorda l'uccisione di Francesco Estatico, accoltellato e ucciso in quei luoghi nel 2004 per un'occhiata di troppo a una ragazza. Insieme col suo ricordo, muore una delle zone più belle ed emblematiche di Napoli. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA