La processione, che inizierà alle 17, si svolge in ricordo della traslazione delle reliquie del Santo dal cimitero posto nell'Agro Marciano, nel territorio di Fuorigrotta, alle Catacombe di Capodimonte, poi denominate, per questa ragione, di San Gennaro.
La processione di maggio fu detta anche «degli infrascati», per la consuetudine del clero partecipante di proteggersi dal sole coprendosi il capo con corone di fiori. L'arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, dopo essersi recato nella Cappella del Tesoro, accolto dall'abate prelato, monsignor Vincenzo De Gregorio e dalla Deputazione, procederà all'apertura della cassaforte che custodisce le reliquie del Santo. Sul sagrato del Duomo saranno disposti i busti argentei dei Santi compatroni. L'avvio della processione sarà preceduto da un breve momento di preghiera guidato dall'arcivescovo. Il corteo processionale si snoderà per via Duomo e via dei Tribunali, passando dinanzi al Pio Monte della Misericordia; si porterà poi in via delle Zite per giungere a Forcella, proseguendo poi lungo via San Biagio dei Librai, piazza San Domenico Maggiore e via Benedetto Croce, fino alla Basilica di Santa Chiara. Lungo il percorso i parroci del territorio attraversato onoreranno il Santo Patrono con l'offerta dell'incenso e il suono delle campane. Il corteo processionale sarà accompagnato dalla Fanfara dei Carabinieri.
Nella Basilica di Santa Chiara, alle ore 18, avrà inizio la celebrazione eucaristica presieduta dall'arcivescovo.
Per tutta la settimana seguente, in Cattedrale ogni giorno sarà venerata la teca contenente le ampolle del sangue di San Gennaro.