Fiumi di soldi e strade discarica: il giallo dei rifiuti «ballerini» nel Napoletano

Fiumi di soldi e strade discarica: il giallo dei rifiuti «ballerini» nel Napoletano
di Daniela De Crescenzo
Venerdì 20 Ottobre 2017, 09:32 - Ultimo agg. 11:55
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Un'inchiesta giudiziaria, tanti filoni di indagine. Il pm Giovanni Corona (in campo c'è la Procura di Napoli Nord) ha già cominciato a vagliare la documentazione acquisita mercoledì nella sede di Campania Ambiente, la società partecipata della Regione che ha stretto convenzioni con 21 Comuni. Mercoledì sono state sequestrate dai carabinieri del settore ambientale le aree di stoccaggio di Afragola e San Cipriano di Aversa dove sono stati rintracciati cumuli di rifiuti anche pericolosi: è facile immaginare che nei prossimi giorni saranno setacciati altri siti.

La Procura, infatti, intende trovare risposte a diversi interrogativi. Il primo: sono state rispettate le norme che tutelano la salute e la sicurezza dei lavoratori? I dipendenti di Campania Ambiente, infatti, non hanno le autorizzazioni necessarie a maneggiare i cosiddetti rifiuti pericolosi, ma nelle zone sequestrate ne sono stati trovati in grande quantità: sembra che ci fosse perfino l'amianto. E dunque il magistrato si chiede: come sono arrivati i veleni in questi siti? E se ce li hanno portati i dipendenti di Campania Ambiente, come li hanno maneggiati visto che risultano sprovvisti delle necessarie attrezzature? Il secondo quesito a cui bisognerà dare una risposta è anche più inquietante: che fine fanno i rifiuti selezionati dalla società in house della Regione? Campania Ambiente, infatti, non è iscritta all'albo degli smaltitori e quindi i rifiuti, soprattutto quelli tossici e pericolosi, devono essere smaltiti dai singoli Comuni che dovrebbero bandire appositi appalti.

Adesso toccherà alla Procura stabilire se le gare sono state fatte e quale fosse la destinazione finale dei veleni. Terzo interrogativo: con quali ditte si è rapportata Campania Ambiente attraverso i noli a caldo e a freddo? Per stabilirlo sono stati acquisiti tutti gli elenchi delle spese. Quarto quesito: per statuto la società dovrebbe provvedere all'attività di prevenzione ambientale. Ma finora non c'è traccia di iniziative in questo settore.

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