Stese, risse e minacce: corso Garibaldi zona franca di malavita

Stese, risse e minacce: corso Garibaldi zona franca di malavita
di Paolo Barbuto
Lunedì 4 Giugno 2018, 07:00 - Ultimo agg. 10:04
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L'aggressione al pakistano è avvenuta nel settore sud di Corso Garibaldi, quello che parte dalla piazza e arriva al mare: «Dall'altro lato non sarebbe successo, non in questa maniera», spiega un uomo sudato che corre verso casa nella controra di una domenica bollente. «L'altro lato» sarebbe quello che da piazza Garibaldi punta verso Nord e sbuca in piazza Carlo III. Sappiate, cari lettori, che si tratta di due mondi totalmente differenti: portano lo stesso nome ma rientrano in due municipalità differenti e sono, soprattutto, governati da regole malavitose contrapposte.

Giampiero Perrella è presidente della quarta municipalità, quella del lato «nord» per capirci: «L'escalation di violenza è inaudita. Quasi ogni sera registriamo una stesa, una rissa, un atto violento C'è bisogno di protezione, di controllo serrato, altrimenti la malavita l'avrà vinta». Se date uno sguardo all'intervista che si trova in fondo a questa pagina, scoprirete che anche il presidente della seconda municipalità, quella che gestisce il lato sud del Corso Garibaldi, utilizza le stesse identiche parole.
 
Ma che succede in quella strada? Succede che Corso Garibaldi è il crocevia di un malaffare dai contorni indefiniti: il fatto è che ai margini di quella strada che taglia in due Napoli e segna l'accesso alla parte storica della città, s'è aggregato un intero mondo di delinquenza. La parola Mondo non è utilizzata a caso: lungo corso Garibaldi ci sono gruppi malavitosi africani e europei, ci sono traffici di droga e di sesso, ci sono stamperie di documenti falsi e fabbriche di indumenti tarocchi; ci sono, soprattutto, le mafie emergenti del centro Africa che si contendono gli spazi con le mafie storiche dell'Est europeo, tutto sotto gli occhi attenti della camorra che osserva la spartizione del territorio e passa all'incasso senza nemmeno sporcarsi le mani: se vuoi fare i tuoi affari sporchi nella mia città, devi pagare.

Due porzioni di strada, due mondi diversi, dicevamo. Perché se il fronte nord di corso Garibaldi è nel totale controllo degli stranieri, quello meridionale è al centro di un complicato terremoto di potere malavitoso che rischia di diventare esplosivo. Proviamo a spiegarci meglio. Nella zona nord il vero business è quello della droga, nelle mani forti dei gambiani che, poco a poco, sono riusciti a innestarsi nel tessuto malavitoso locale e l'hanno colonizzato, anche perché sono capaci di una violenza inaudita. Pian piano dalla loro «zona» si sono allontanati i magrebini e quasi tutti gli altri africani. Resistono sacche di presenza di europei dell'Est che gestiscono il mercato della prostituzione in accordo con i napoletani. In quell'area vengono tollerati i nullafacenti stranieri che la notte generano risse e caos, perché ai gambiani non importa nulla della pace sociale, basta che il mercato della droga non subisca flessioni e, per adesso, non ne subisce.

Il fronte-sud del corso Garibaldi, invece, subisce il forte influsso del «Lavinaio» e delle «Case Nuove» con quest'ultima area in gran fermento per la presenza di nuove entità criminali locali che cercano di acquisire potere. Insomma, in questa parte della strada gli stranieri non riescono a prendere possesso dell'intero mercato criminale. Così succede che fioriscono i mercatini dell'immondizia che non procurano danno alla malavita organizzata e, anzi, portano quella giusta dose di caos nella quale è possibile nascondere uomini e cose illegali. Succede pure che vengono tollerati i falsificatori di documenti che, secondo le relazioni delle forze dell'ordine, sono per la maggior parte di provenienza pachistana e occultano i loro traffici dietro negozi nei quali vengono offerti servizi ai conterranei.

Quei documenti sono utilissimi agli stranieri senza permesso di soggiorno ma sono anche determinanti per le organizzazioni criminali locali che volentieri utilizzano i falsificatori per ottenere documenti utili ai loro bisogni. Anche in quest'area del corso Garibaldi fioriscono droga e prostituzione, ma non c'è campo libero per gli stranieri, almeno non per tutti. Secondo le ultime rilevazioni degli investigatori, infatti, la comunità magrebina scacciata dai gambiani nella zona nord, starebbe trovando spazio proprio in questa zona.

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