Inoltre, per Crasto «la »polverizzazione« delle funzioni con la previsione generale dell'utilizzo del magistrato di pace ed onorario, al massimo per una sola volta alla settimana porrebbe irrisolvibili problemi organizzativi agli Uffici Giudiziari.
Negli uffici maggiori quali ad es. quello di Napoli e di Roma dovrebbero essere previsti oltre 1000 giudici di pace. Ovviamente ciò è in concreto assolutamente irrealizzabile, in considerazione della logistica e del personale di cancelleria a disposizione. I tempi di definizione dei giudizi sarebbero quadruplicati». «È patente lo spreco di danaro - sottolinea ancora Crasto - in quanto le decine di milioni di euro spesi per la formazione a cui sono tenuti i giudici di pace ed onorari sarebbero destinati a soggetti che lo Stato è destinato a perdere di lì a poco, in forza del turn over continuo previsto dal governo. Tale progetto, se fosse attuato, determinerebbe, a cagione della scarsissima qualità delle pronunce, un numero enorme di appelli dinanzi ai tribunali e il conseguente blocco della giurisdizione. Chiediamo al ministro Orlando di assicurare la stabilità delle funzioni e tutele previdenziali ed assistenziali, che l'Europa, con la pronuncia del Comitato europeo dei diritti sociali del 16 novembre scorso, ha imposto al nostro Paese».