«E’ arrivato il momento di mettere la parola fine a questa vicenda. Basta con i ritardi. Vogliamo il rispetto di una legge approvata ben 16 mesi fa. Vogliamo che cresca l’offerta di salute per i cittadini. Tutto il resto non ci interessa e non serve a niente». Luigi D’Emilio, leader della Cisl Funzione Pubblica dell’area metropolitana di Napoli, lancia l’ennesimo allarme sul primo policlinico e chiede un’operazione verità «Al di là - dice il numero uno della categoria - delle dichiarazioni rese dal rettore Gianfranco Nicoletti al Mattino, c’è un fatto. La Vanvitelli è l’unica delle 3 aziende ospedaliere universitarie a non aver ancora stipulato il protocollo di intesa con la Regione per entrare nella rete dell’assistenza. Non vorremmo si trattasse di motivi ben distanti dagli interessi legittimi del personale e dei cittadini. Lo stallo prodotto dal rettore produce conseguenze gravissime a partire dalle centinaia di posti letto non attivati e il blocco della crescita professionale dei medici e del personale di comparto».
D'Emilio insiste: «La stessa mancata apertura del pronto soccorso grida vendetta ed è anch’essa figlia del mancato decollo della Azienda ospedaliera universitaria integrato con il Servizio sanitario regionale, nonostante la legge regionale abbia già definito a dicembre 2022 la stipula delle convenzioni, in mancanza delle quali sarebbe interrotto il finanziamento del Fondo sanitario regionale».
«La Regione - conclude il segretario generale D’Emilio - ponga fine a questo impasse, come è stato fatto per la Federico II e la San Giovanni di Dio-Ruggi d’Aragona, e renda operativa sul piano assistenziale anche questa struttura, di cui la città ha forte bisogno viste le drammatiche condizioni in cui versa la sanità a Napoli e nella sua area metropolitana».