Napoli, parte la sfida ai droni di Amazon a colpi di «panaro»

Napoli, parte la sfida ai droni di Amazon a colpi di «panaro»
Lunedì 21 Maggio 2018, 17:19
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Da Napoli parte la sfida a Kimchi, il cofondatore di Amazon, l’uomo che sta lavorando a una delle più ambiziose sfide logistiche di quest’epoca: usare un drone che vola a 120 metri d’altezza e 80 km all’ora per consegnare un ordine fatto su Amazon a casa nostra in meno di 30 minuti. 

Tale ambizioso progetto, deve però ora fare i conti con uno strumento, appartente alla tradizione partenopea, che viene riesumato in un ottica del tutto innovativa e che presto sarà protagonista di un nuovo modo di concepire lo street food, in grado di far tremare anche la nota piattaforma Just Eat : il tipico «panaro» napoletano. Nasce così Cest Eat.

Il Panaro è un cestino in vimini di forma cilindrica munito di un manico ricurvo, che nella città partenopea ha sempre assolto a compiti di trasporto complessi e creativi.

Conta poco se viene utilizzato dal primo o dall’ultimo piano, per trasportare oggetti o la spesa acquistata dall’ambulante di turno, esso rappresenta una tradizione radicata nel popolo partenopeo, che si è tramandata nel tempo anche grazie al suo semplice utilizzo.

Nessuna mormativa Enac da rispettare, l’unico accorgimento da adottare, è porre attenzione alle teste dei passanti ed a non farlo impigliare nei fili dei panni stesi dagli inquilini dei piani inferiori.

La sua finalità, così come i droni del potente Amazon, è il trasporto, dall’alto verso il basso e viceversa, di qualsiasi oggetto, evitando così al proprietario di casa la discesa in strada.

Ed ecco quindi che tutti gli appassionati alla cucina, detentori del titolo di autore della migliore pastiera o del miglior casatiello e chi più ne ha più ne metta, potranno tramite l’iscrizione a Cest Eat raggiungere l’utente finale, senza dover scendere dalla propria abitazione, calando al turista di turno le proprie specialità con il proprio panaro geolocalizzato, iniziando così a guadagnare dalle proprie performance culinarie.

Gli altri utenti, invece, così come accade con Just eat, potranno ricevere tali prelibatezze direttamente a casa, tramite le bici elettriche di Cest Eat, che le preleverà direttamente dalle ceste in vimini calate dai vari balconi della città.

La piattaforma Cest Eat è in lavorazione presso la Wip Lab ma da oggi è possibile per gli aspiranti cuochi effettuare la propria iscrizione. La sfida ai colossi americani è quindi partita, Cest Eat, si candida a diventare lo street food che tira!
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