Il giudice scippato in via dei Mille: «Un incubo ma poteva accadere ovunque»

Il giudice scippato in via dei Mille: «Un incubo ma poteva accadere ovunque»
di Melina Chiapparino
Venerdì 15 Giugno 2018, 09:06 - Ultimo agg. 10:07
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Distesa sulla barella del pronto soccorso all'ospedale Cardarelli, la 57enne, magistrato, stringe la mano al marito, anch'egli magistrato. In 38 anni vissuti a Napoli non si erano mai trovati coinvolti in episodi di violenza.

Cosa ricorda dell'accaduto?
«Stavo passeggiando da sola in via Dei Mille e avevo con me la borsa e l'ombrello, quando sono stata assalita alle spalle. Un attimo prima ho sentito il rumore molto ravvicinato di uno scooter e ho avuto l'impressione che fosse salito sul marciapiede ma non ho fatto in tempo a realizzare questo pensiero perché mi sono ritrovata a terra. Qualcuno mi ha strattonata con forza fino a farmi cadere. È stata un'azione repentina durante la quale sentivo che mi tiravano con violenza, poi ho sbattuto il corpo e la testa contro il marciapiede».

Ha cercato di difendersi in qualche modo?
«Non mi sono difesa perché non ho avuto il tempo di farlo e di rendermi conto di cosa stesse accadendo. In quella manciata di secondi, c'è stata una confusione totale e ho solo sentito la violenza con cui venivo strattonata.
 
Ricordo di aver provato un forte dolore alla spalla dove avevo la tracolla della borsa e sono rimasta a terra dopo aver colpito con forza il marciapiede. Ho sentito il rumore del motorino pochi istanti prima di essere scippata e, una volta a terra, lo scooter è fuggito via. È successo tutto molto velocemente e non ho fatto in tempo a guardare chi ci fosse sullo scooter, non saprei dire se si trattava di una sola persona o due».

Ha avuto paura?
«In quel momento non c'è stato modo di pensare o di avere paura. Se da una parte ho cercato di capire cosa mi stesse accadendo, dall'altra c'era una certa impreparazione e inconsapevolezza. Sono stata aiutata da tante persone che si sono preoccupate per le mie condizioni e hanno allertato subito il 118. Non ho atteso a lungo i soccorsi e poi mi ha raggiunto mio marito».

Cosa pensa lei, come cittadina e magistrato, dell'ennesimo scippo violento in città?
«Quello che mi è accaduto poteva succedere e succede in qualsiasi altra città. Non c'è altro da dire e non mi sento di esprimere un giudizio negativo su Napoli in base a questo episodio. Da poco lavoro in Tribunale a Torre Annunziata ma vivo qui da oltre 30 anni e non mi era mai successo un episodio di violenza».
 

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