Napoli, monumenti del centro storico
a pezzi: «Un pericolo per i passanti»

Napoli, monumenti del centro storico a pezzi: «Un pericolo per i passanti»
di Oscar De Simone
Mercoledì 21 Marzo 2018, 09:57 - Ultimo agg. 15:20
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Fare un giro tra i monumenti del centro storico di Napoli è certamente una delle esperienze più belle ed interessanti che si possono fare in città. Monumenti, chiese e testimonianze del passato sono in “bella mostra” per le strade ed i vicoli più noti del capoluogo partenopeo. Ma non è sempre così. Spesso infatti, capita che questi antichi manufatti siano letteralmente presi di mira da gruppi di ragazzini che frequentemente decidono di imbrattarli o peggio ancora di distruggerli. E’ il caso del campanile della chiesa di Santa Maria Maggiore della Pietrasanta, che da sempre “custodisce” la famosa scacchiera romana divenuta ormai invisibile sotto l’inchiostro delle bombolette spray che la ricoprono interamente.
 


«Da tempo denunciamo questa situazione di degrado» commenta il consigliere della II Municipalità Pino De Stasio, «che ormai è del tutto fuori controllo. Ogni giorno passando da qui troviamo nuove scritte e sfregi che si uniscono a quelli già presenti. Bisognerebbe pensare ad un piano serio per la tutela di questi nostri antichi monumenti». A fare da sfondo a queste situazioni però sembrerebbero essere anche realtà avvertite come un pericolo dai cittadini e dai commercianti dell’area. E’ il caso ad esempio di un arco che affaccia proprio su via Tribunali, a ridosso della IV e II Municipalità.

«Pare che una fenditura tra le pietre che compongono la volta» commentano in zona, «tende ad allargarsi. Dopo tutti i crolli – soprattutto in zona – ed a seguito delle condizioni di mantenimento di determinati monumenti chiediamo che sia fatta una verifica, anche perché la strada è percorsa ogni giorno da centinaia di turisti e cittadini. Non vogliamo creare allarmismi ma crediamo che sarebbe il caso di accertarsi della tenuta di questo arco che ormai stiamo avvertendo come pericoloso per noi e per i passanti».

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