Monumentando, lo spot è un affare
ma non per le casse del Comune

Monumentando, lo spot è un affare ma non per le casse del Comune
di Pierluigi Frattasi
Sabato 24 Giugno 2017, 23:34 - Ultimo agg. 25 Giugno, 07:32
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Il progetto Monumentando del Comune per il restyling di 27 monumenti storici napoletani è stato bocciato dall’Autorità Anticorruzione che ha inviato le carte in Procura e alla Corte dei Conti. Cantieri dai tempi biblici e spese di restauro ridotte all’osso grazie ai super-ribassi fino al 75% sugli importi di gara in sede di affidamento alle ditte specializzate, tra i motivi principali dei rilievi dell’Anac. Ma quali sono i numeri di Monumentando? I cantieri avviati sono 10: la Colonna Spezzata, l’obelisco di Portosalvo, le fontane del Carciofo, Spina Corona, della Maruzza e del Seguro a piazza Mercato, la statua di San Gaetano ai Decumani, le Torri aragonesi del Castello del Carmine, la colonna Diaz e il Ponte di Chiaia.

Il bando di gara prevedeva che per il restyling di queste opere, comprensivo di progettazione ed esecuzione lavori, l’importo dovesse essere di 1.445.000 euro, su un totale di 3,5 milioni. L’Anac, però, ha puntato i riflettori, in particolare su 7 opere, per i quali si è riusciti a ricostruire la certificazione dei lavori eseguiti. Su un totale di 7 interventi a bando per 525mila euro, i costi sostenuti dalla società affidataria Uno Outdoor, invece, tra progettazione e restauri per lavori già completati e consegnati al 2016, sarebbero di appena 380mila euro, secondo i dati del Municipio aggiornati a dicembre dello scorso anno. Mentre, per i soli restauri, al netto, quindi, delle progettazioni, l’Anac ha calcolato che si sarebbero spesi circa 130mila euro. 

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