Bagnoli, forum con il commissario
il Comune e Invitalia
Nastasi: smaltiremo tutta la colmata
Piscopo: mai avuti i soldi per tutta la bonifica

Bagnoli, forum con il commissario il Comune e Invitalia Nastasi: smaltiremo tutta la colmata Piscopo: mai avuti i soldi per tutta la bonifica
di Cristiano Tarsia
Giovedì 7 Aprile 2016, 13:52 - Ultimo agg. 8 Aprile, 09:20
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NAPOLI - Il futuro di Bagnoli al centro del forum del Mattino. Tra i presenti il commissario straordinario Salvo Nastasi, l'Ad di Invitalia Domenico Arcuri, l'Assessore all'Urbanistica del Comune di Napoli Carmine Piscopo, il Presidente ACEN Francesco Tuccillo, Francesco Iannello (presidente dell'Assise di palazzo Marigliano) e Giulio Pane (architetto e urbanista). L'incontro è stato moderato dal direttore del Mattino Alessandro Barbano e dal vicedirettore Federico Monga,  con le domande dei cronisti Gerardo Ausiello e Luigi Roano.
 

 

Il forum arriva il giorno dopo la visita del premier Renzi a Napoli, per partecipare alla cabina di regia su Bagnoli. Il Commissario Nastasi ha sottolineato che «la rimozione completa della colmata a Bagnoli è la soluzione migliore, con la riproposizione della linea di costa originaria». Del resto, ha ricordato Nastasi, «è un obbligo giuridico a cui non possiamo sottrarci». Sulla modalità della colmata Nastasi ha ricordato che «la colmata non è costituita da rifiiuti pericolosi. Sono 23 anni che Bagnoli non viene usata. Doveva andare nel porto di Piombino, ipotesi poi scartata. Una piccola parte sarà utilizzata per il porto di Nisida, la parte costituita dai rifiuti pericolosi verrà smaltita secondo legge europea. Il resto verrà smaltita in siti ambientali in tutta Italia appositamente scelti e a norma di legge». 
 


Arcuri, da parte sua, ha evidenziato che «il ministero dell'ambiente ha chiesto 4 milioni e mezzo per il piano di caratterizzazione, con il quale partiremo entro 30 giorni. Poi sarà la volta del piano vero e proprio. Renderemo la spiaggia di Bagnoli di nuovo fruibile. Alla fine delle bonifiche il mare sarà di nuovo disponibile». Sulle paure di speculazioni Arcuri è chiaro. «Noi abbiamo predisposto le gare sulle quali voglio fare chiarezza perché sono a opera di Invitalia, un soggetto completamente pubblico. Per cui vorrei fare presente che è assolutamente falso che esistano interessi privati». Sulla stessa lunghezza d'onda Nastasi. «Privati non ne esistono in cabina di regia».

Nastasi ha poi ribadito che «i 272 milioni sono la cifra massima da noi finanziata. Ma facendo una gara europea si potrebbe anche risparmiare qualcosa. E alla conferenza dei servizi parteciperanno 300 soggetti. Numeri assolutamente mai visti prima per quello che è il progetto di bonifica più importante in Italia».Poi la polemica con il Comune con il quale su Bagnoli da tempo esistono frizioni. «Inutile che venga qualche mammoletta a dire che stiamo facendo una cosa da non fare. Il Comune per cinque anni non ha fatto nulla. Avremmo potuto forzarlo ma abbiamo preferito il dialogo. Bagnolifutura è una società fallita e questo è un bene perchè ora i suoli sono completamente pubblici. Prima potevano anche essere 'aggrediti'. Adesso non possono essere toccati da nessuno». 

Pronta la risposta dell'assessore comunale Piscopo: «Non posso condividere il discorso che per ora non interessa di chi non sia responsabilità del passato. Ci interessa eccome, perché è in gioco la tutela della salute dei cittadini. Nel 2015 abbiamo sottoscritto un accordo in cui venivano stanziati 50 milioni per ovviare a disposizioni addirittura della Procura. Ieri Renzi al Forum del Mattino ha detto che ci penserà il governo alla colmata. La verità è che lo Stato ha costretto il sindaco a scrivere un'ordinanza per la colmata. Così come devo dire che i dieci milioni per lo smaltimento dell'amianto non sono mai arrivati al Comune di Napoli. E noi sinora non abbiamo smaltito la colmata perché sinora erano stati stanziati solo 50 milioni, a fronte dei più di 200 che servivano. La verità è che il governo sta commissariando se stesso, non il Comune di Napoli. Se però lo Stato va avanti con la bonifica noi siamo contenti e pronti a collaborare. Quello che non capisco, però, è perché il governo commissaria il Comune sotto il profilo urbanistico. Noi abbiamo tutti gli strumenti in questo campo, a partire dal vecchio prg. Sul quale, è bene ribadirlo con forza, ci sono modifiche sostanziali da parte del piano attuale».

Per il presidente dei costruttori Tuccillo «sinora non c'è mai stata la decisione definitiva della rimozione della colmata. E senza questa ci sarebbe stata una soluzione minimale. Bene ha fatto ieri il Premier a sciogliere questo nodo. E così è venuto fuori il progetto presentato ieri è il piano di riqualificazione industriale più importante d'Italia».

Soddisfatto anche Iannello, presidente dell'assise di Palazzo Marigliano, che ha ricordato «le nostre battaglie per Bagnoli iniziate negli anni '70 con le figlie di Benedetto Croce. E il piano presentato ieri porta la contentezza dei vivi e dei morti. Devo fare i complimenti a Nastasi e anche a Renzi per la decisione coraggiosa perché sino a ora solo in quattro gatti ci siamo battuti per Bagnoli. Nessuno ha mai voluto togliere veramente la colmata». 
 
Per l'urbanista Pane «è triste vedere passare 23 anni per una cosa stabilita dalla legge ma ora c'è una soddisfazione moderata. Questo passo su Bagnoli deve essere visto come un salto di qualità da parte dello Stato». Sulla bonifica «è un errore lasciare alcune esistenze industriale. So che sono vincolate ma, ripeto, è un errore».

Sul futuro di Bagnoli l'ad di Invitalia ha poi spiegato che «il piano prevede tre vocazioni produttive nell'area, una più prevalente sulle altre due. Stiamo parlando dell'economia del mare in primis, e poi di agrifood, il comparto alimentare, e di artigianato, dedicato soprattutto a digital media. E in questo senso il piano prevede anche un altro concorso idee per recuperare qualche altra vocazione produttiva». Via nubi neri quindi da Bagnoli. «Innanzitutto - continua Arcuri - è un'area enorme che va ripulita e poi resa produttiva nel tempo. E per far stare tranquille tante persone sui rischi speculazione, dico che l'edilizia residenziale privata a Bagnoli non serve». Stesso concetto ribadito dallo stesso Nastasi. «Nel nostro piano, rispetto al vecchio piano regolatore, abbiamo abbattuto il residenziale, ridotto l'alberghiero e il commerciale dando spazio soprattutto alle attività produttive». Del resto lo stesso Tuccillo ha spiegato che «i costruttori hanno sempre chiesto la vocazione turistica, con la ricerca avanzata, dell'area e non certo quella residenziale. La riduzione da 330mila a 75mila metri cubi del residenziale non sono un problema».

Entrando nello specifico del piano Arcuri ha poi ricordano che «tutti siamo concentrati nella colmata, c'è da aggiungere che il pontile nord assume una conformazione, gli altri due scompaiono. Il porto turistico sarà dove è previsto dal prg, alle pendici dell'isola di Nisida come vuole il buon senso, così che non verrà costruito nessun canale. Sono previsti un collegamento con Posillipo e un tunnel con il mare, adesso impedito dalla strada». Incerta la sorte del carcere di Nisida. «Sappiamo che è fuori dal perimetro del Sin e quindi da quello commissariale, quindi non nelle nostre disponibilità, però abbiamo chiesto di poter usufruire di almeno una parte. Gli alberghi saranno a ridosso del porto di Nisida e alle spalle del pontile Nord mentre le case saranno nella parte retrostante del parco, cioè nella parte più lontana dal mare». 
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