Napoli, «listopoli», l'ultima scoperta: sui moduli inseriti numeri a caso

Napoli, «listopoli», l'ultima scoperta: sui moduli inseriti numeri a caso
di Viviana Lanza
Sabato 4 Marzo 2017, 08:46
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Immaginate il lavoro frenetico per presentare le liste in vista delle elezioni amministrative e immaginate l’alba che precede lo scadere del termine per la presentazione degli elenchi. Immaginate di avere tempi stretti e un’emergenza da risolvere. Ebbene, sarebbe stato in un contesto del genere che, secondo la ricostruzione investigativa, qualcuno ha scritto numeri a caso sui moduli dei candidati fantasma per indicare gli estremi di documenti d’identità mai esistiti. Ecco svelato uno dei misteri del caso Listopoli: i riferimenti alle carte di identità con cui risultavano riconosciuti i nove candidati a loro insaputa sono risultati falsi.


Si tratta di numeri inventati di sana pianta. A confermarlo, i controlli incrociati con i dati forniti da Palazzo San Giacomo. Resta, invece, ancora un mistero: come si sia entrati in possesso dei dettagli anagrafici (risultati tutti rispondenti al vero) dei candidati silenziosamente inseriti nella lista civica Napoli Vale che alle scorse elezioni sosteneva la corsa di Valeria Valente a sindaco della città per il Pd. E non è tutto. C’è un piccolo giallo che riguarda due dei nove ignari candidati: risiedono nello stesso palazzo, in zona Santa Lucia, dove vive Stefano Riccio, commercialista e mandatario di Valeria Valente in campagna elettorale.

È solo un caso? Interpellati sul punto dagli inquirenti, i due «candidati» hanno detto di non conoscere Riccio (non indagato).
L’inchiesta, intanto, prosegue anche con l’audizione di nuovi testimoni. In Procura è stata convocata Mariangela, segretaria della Valente, sentita come persona informata sui fatti dal pm Stefania Buda, titolare dell’inchiesta. Superata un’iniziale reticenza, la testimone avrebbe offerto un riscontro al racconto dell’avvocatessa Donatella Biondi che un mese fa, dopo aver ricevuto dalla Corte d’Appello la richiesta di un resoconto di spese elettorali, scoprì di essere stata candidata a sua insaputa. 


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