Napoli, Jorit aggredito da consigliere Fdi: «Ma completerò il murales»

Napoli, Jorit aggredito da consigliere Fdi: «Ma completerò il murales»
di Giuseppe Crimaldi e Ugo Cundari
Giovedì 11 Ottobre 2018, 11:30 - Ultimo agg. 14:32
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L'episodio è stato filmato e in poche ore è diventato virale in rete. Jorit - lo street artist che dipinge volti sulle facciate dei palazzi e che è impegnato in alcuni progetti didattici e sociali a Napoli - è stato aggredito da un consigliere della quinta municipalità di Fratelli d'Italia, Pietro Lauro, mentre, nel quartiere Arenella, stava realizzando un dipinto con i volti di Ilaria Cucchi e di Sandro Pertini. A diffondere le immagini del fatto è stato «Fanpage».

Ricapitoliamo. L'episodio risale a due giorni fa. Siamo in via Menzinger, a due passi dalla centralissima piazza Medaglie d'Oro: ed è qui che Jorit Agoch, autore tra l'altro del notissimo murale che ritrae San Gennaro all'ingresso di Forcella, è impegnato nella realizzazione di un progetto che coinvolge anche le scuole commissionatogli dalla cooperativa «La Locomotiva». Sul posto si materializza Lauro, e il video pubblicato su Youtube è eloquente: «Te ne devi andare da qua, altrimenti abbuschi tu e tutti quanti. Devi sospendere, adesso!», intima il consigliere. L'artista prova a chiedere spiegazioni, e ha appena il tempo di replicare: «Mi stai mettendo le mani addosso?». Immediata la replica di Lauro: «Scemo, ti schiatto la testa!». Dalle immagini del video si nota che all'episodio assistono anche altre persone. Fortunatamente alle minacce non ci sarà alcun seguito. E ieri, sulla sua pagina Facebook, lo stesso Lauro ha pubblicato un post nel quale chiede scusa per l'accaduto.
 
Netta la condanna degli attivisti della cooperativa sociale che sta seguendo il progetto. «Con i ragazzi delle scuole della Municipalità Vomero-Arenella - spiega Danilo Tuccillo, presidente de La Locomotiva - abbiamo cercato di fare un percorso attraverso un artista conosciuto e riconosciuto a livello internazionale come Jorit. La struttura sulla quale si lavora è un bene che è stato abbandonato per venti anni e che diventerà la Casa della Socialità per i bisogni sociali del quartiere. Qualcuno ha voluto manifestare a proprio modo, ma questo chiaramente lo qualifica, il proprio disaccordo non so a cosa poi».

«Quando sono stato avvicinato - spiega Jorit al Mattino - per fortuna non erano ancora arrivati i ragazzi che seguono il progetto, e menomale. Quell'uomo continuava a ripetermi che quell'opera non si doveva fare, poi ha iniziato a minacciare. Io, comunque, sono rimasto lì. Andrò comunque avanti, e conto di finire l'opera per la settimana prossima anche se non abbiamo date precise per la consegna. Solo dopo ho saputo che quel signore è anche un consigliere della Municipalità, e quindi dovrebbe tenere un minimo di contegno... Che dire? Non so proprio che cosa avesse in testa, forse era solo nervoso. Per me, in ogni caso, si è trattato di una sciocchezza».

«Quel video - spiega al nostro giornale Lauro - mostra solo la fine del mio colloquio. Le cose vanno invece contestualizzate: quando mi sono avvicinato all'artista ero convinto che stesse lavorando senza autorizzazioni. Nessuno in Municipalità sapeva che Jorit le aveva avute direttamente dall'amministrazione comunale. Personalmente sono favorevole a quel progetto, anche perché prevede la partecipazione di ragazzi delle scuole; ciò che mi lasciava perplesso erano le modalità non condivise sulla scelta delle location. Purtroppo mi sono lasciato tradire dalla emotività e da cieca passione, trasmettendo una personalità intollerante. Sono pronto a scusarmi pubblicamente ovviamente anche con l'artista».
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