«Io, parroco presto papà: ho bisogno di fermarmi e riflettere»

«Io, parroco presto papà: ho bisogno di fermarmi e riflettere»
di Paola Perez
Martedì 16 Ottobre 2018, 07:00 - Ultimo agg. 10:21
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«Meglio per adesso riflettere, magari ne parliamo tra una settimana. Buon lavoro». Gianfranco Del Neso, il sacerdote di Ischia che ha informato il vescovo di essere in attesa di un figlio e per questo motivo è stato sospeso, è corteggiato dai media ma preferisce tenere un profilo basso. Non si sottrae al clamore della vicenda, non ha lasciato l'isola, Tiene però a tutelare la privacy della sua compagna, dei suoi anziani genitori e dei suoi familiari che vivono e gestiscono attività di ristorazione nel borgo di Campagnano, un luogo incantato sospeso tra la montagna e il mare. La sua «confessione è stata raccolta e rilanciata dal vescovo di Ischia, Pietro Lagnese, protagonista domenica mattina di un'apparizione a sorpresa nella parrocchia di Santa Maria Madre della Chiesa, nel Comune di Barano, per celebrare la messa e annunciare personalmente la novità ai fedeli, alcuni dei quali commossi fino alle lacrime. In serata, poi, la diffusione di una nota ufficiale che sintetizzava i termini della vicenda.
 
Don Gianfranco ha 45 anni, ha sempre seguito un percorso laico vicino alla chiesa ma soltanto nel 2014 lascia lo status di diacono per essere consacrato sacerdote. Il futuro è tutto da scrivere. «Ma non sarà lontano dal nostro - spiega don Carlo Candido, parroco della cattedrale e responsabile dell'Ufficio comunicazione della Diocesi di Ischia - al momento è sospeso dall'esercizio del ministero ma resta a tutti gli effetti un sacerdote. In seguito, se dovesse lasciare la tonaca, potrà anche sposarsi in chiesa». Sacerdote è per sempre, dicono gli addetti ai lavori. «Gianfranco è un bravissimo ragazzo e ha fatto sempre del bene ai suoi parrocchiani - continua don Carlo - con grande onestà si è presentato al vescovo per informarlo che stava per diventare padre. Io nemmeno lo sapevo, ha fatto la sua scelta ed è davvero apprezzabile». Una storia come tante ma diversa dalle altre; un sacerdote che ha una relazione ma non la copre di paraventi e silenzi, un vescovo che si mette in gioco di persona per dare l'annuncio ai fedeli. «E io non userei questa storia per insistere sul nodo del celibato sacerdotale - aggiunge don Carlo - perché è un falso problema. C'è più crisi vocazionale in altre religioni che consentono il matrimonio che non nella nostra. Se un muro è difficile da superare, la soluzione non è abbattere il muro».

Il volto di don Gianfranco apre una pagina Facebook piena di commenti. «Ti ho conosciuto prima che diventassi sacerdote, mi raccontavi dei tuoi sacrifici per diventarlo e soprattutto mi raccontavi di quanto è bella la vita e l'amore per il nostro Signore. Sei una persona meravigliosa e la tua anima lo è ancora di più» «Tutta la mia stima per la tua onestà d'animo. Tutti sono con te». «Meglio un buon padre di famiglia che un cattivo parroco con scheletri nell'armadio». «Io non la conosco ma le dico solo che lei è un uomo molto coraggioso». «Se permettessero ai preti di sposarsi ci sarebbero più famiglie perbene e niente scandali». Qualche voce fuori dal coro, come chi invita le ragazze «a mollare un poco la presa intorno a questi sacerdoti giovani e carini». E purtroppo anche il gossip, che inevitabilmente riempie l'isola in queste ore, e la caccia alla donna protagonista della vicenda, che sarebbe già madre e molto più giovane del sacerdote.
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