Aggressioni al 118, flash mob al Cardarelli. L'Asl: «Cinque nuove ambulanze e telecamere»

Aggressioni al 118, flash mob al Cardarelli. L'Asl: «Cinque nuove ambulanze e telecamere»
Mercoledì 30 Maggio 2018, 12:00 - Ultimo agg. 31 Maggio, 09:27
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L'acquisto di cinque nuove ambulanze, la previsione di quattro ulteriori postazioni del 118 in città entro la fine del 2018, l'installazione di telecamere sulle ambulanze e la dotazione di bodycam al personale del 118 sono le misure che la direzione della Asl Napoli 1 sta avviando per contrastare il fenomeno delle aggressioni al personale sanitario impegnato nelle operazioni di primo soccorso.
 


A riferire i provvedimenti, il direttore generale della Asl Napoli 1, Mario Forlenza, in occasione del flash mob all'ospedale Cardarelli del personale medico e infermieristico per dire no alla violenza dopo le aggressioni subite da operatori del 118 e da personale in reparto.
 
 

«La presenza di noi dirigenti qui - ha affermato Forlenza - è un segnale importante. Il nostro personale, e in particolare quello del 118, sta vivendo un momento di paura in cui il solo recarsi sul posto di lavoro diventa difficile. Ed è per questo motivo che ho deciso di avviare le procedure per l'acquisto di questi ulteriori mezzi». Per quanto riguarda le telecamere a bordo e indosso al personale, Forlenza ha riferito che la proposta è stata sottoposta in sede di Comitato per l'ordine e la sicurezza e che «ha avuto l'assenso del Prefetto e del Questore motivo per cui - ha proseguito - ho già dato mandato per verificare tutto il necessario dal punto di vista organizzativo e della tutela della privacy».

L'installazione e la dotazione di telecamere, come sottolineato, «è una misura deterrente ma anche indispensabile per poter individuare i responsabili delle aggressioni perché spesso le denunce del personale medico e sanitario sono contro ignoti. Non è possibile non poter identificare gli aggressori». Un clima di violenza «dilagante» contro cui, secondo Forlenza, «serve un'onda democratica e che tutte le istituzioni siano compatte nel condannare simili episodi. A volte - ha evidenziato - mi sembra che il fenomeno, sintomo di un disagio sociale, sia sottovalutato».

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