«Il Gesù Nuovo è pericoloso», ordinanza di de Magistris per i lavori

«Il Gesù Nuovo è pericoloso», ordinanza di de Magistris per i lavori
di Paolo Barbuto
Lunedì 16 Aprile 2018, 08:24 - Ultimo agg. 09:54
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La chiesa del Gesù Nuovo è un immobile dissestato, l'allarme viene lanciato dal Comune, in un documento firmato dal sindaco De Magistris che ordina di «eliminare il pericolo e tutelare l'integrità fisica delle persone».
È la città fragile che continua a manifestare i suoi segni. Il documento che infila di forza la storica chiesa del centro antico nell'elenco degli immobili pericolosi della città, si trova mescolato a decine di altre ordinanze, tutte diffuse venerdì scorso: in totale, in una sola settimana, sono state individuate 30 situazioni di rischio per la cittadinanza per colpa di palazzi malmessi; ne vengono firmate altrettante, ogni settimana per ogni mese dell'anno. Napoli è pericolosa.

Ma quando ad essere considerata pericolosa è una delle chiese più rappresentative della città, beh, allora bisogna fermarsi e riflettere: cosa sta accadendo?

Per capire bisogna addentrarsi nelle due paginette fitte fitte dell'ordinanza a firma del sindaco che ordina «alla direzione Regionale della Campania Agenzia del Demanio, proprietaria dell'immobile dissestato sito in Piazza del Gesù, a scopo cautelativo di non far praticare ad horas le aree antistanti e interne alla chiesa interessate dai dissesti». E soprattutto impone al proprietario «di eseguire immediatamente e senza alcun indugio tutte le misure necessarie per preservare persone e beni da temuti crolli/cedimenti della struttura stessa».
 
Insomma, a leggerla sulla carta non sembra una situazione da prendere sottogamba. Così ieri abbiamo provato a verificare di persona. Nel pomeriggio la chiesa era aperta e affollatissima per la messa dei cinquant'anni della Comunità di Sant'Egidio celebrata dal cardinale Sepe: nessuna area interdetta, nessuna segnalazione del pericolo. Fedeli attenti alle parole del cardinale senza nessuna idea del pericolo segnalato dall'ordinanza sindacale.

Il documento, nello specifico, segnala un «distacco di intonaco dalla seconda campata della navata destra, in prossimità dell'acquasantiera» e richiede anche la «verifica e messa in sicurezza di tutte le vetrate e dei relativi telai, esistenti all'interno dell'intera chiesa». Insomma, si tratta di problemi difficilmente individuabili da un occhio inesperto: l'unico evento palese è il cedimento di una porzione degli affreschi della cupola del cappellone di San Francesco Saverio, ma non è detto che sia quello segnalato dai tecnici del Comune che hanno effettuato il sopralluogo all'interno del Gesù Nuovo.

Anche sul fronte delle vetrate è necessario chiarire che, ad occhio nudo, non sembrano esserci pericoli palesi o immediati; ma ribadiamo che si tratta dell'osservazione a distanza di un inesperto della materia. L'unica verità attendibile, in questo momento, rimane l'ordinanza firmata da Luigi De Magistris che non ammette repliche: il Gesù Nuovo, travolto quotidianamente da migliaia di turisti, simbolo della città di Napoli, è pericoloso per la pubblica incolumità. Le aree considerate a rischio vanno inibite e i lavori devono iniziare immediatamente: va rimesso in sesto al più presto. Anche perché, spiega il sindaco nella sua ordinanza, se non si interviene con solerzia, scatterà la denuncia all'autorità giudiziaria.
 
 
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