Accoltellato a 17 anni dalla babygang, la testimonianza choc dei residenti: «Così questi delinquenti tengono in ostaggio il quartiere»

Accoltellato a 17 anni dalla babygang, la testimonianza choc dei residenti: «Così questi delinquenti tengono in ostaggio il quartiere»
di Giuliana Covella
Martedì 26 Dicembre 2017, 15:43 - Ultimo agg. 27 Dicembre, 10:08
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La testimonianza choc di alcuni residenti sul branco di minorenni che ha accoltellato il 17enne in via Foria: «Quei ragazzi seminano il terrore nella zona da mesi». Il racconto di chi vive a pochi passi da dove lo scorso 18 dicembre si è consumata l’aggressione ad Arturo, studente di 17 anni accoltellato da una babygang, è dettagliato e allucinante. È il racconto di chi, più di una volta, ha visto all’opera quel gruppetto di ragazzini che - nel video diffuso dalla polizia di Stato - sembrano innocui adolescenti vestiti con felpe e jeans. È il racconto di chi, per ovvi motivi, chiede di mantenere l’anonimato perché - come spiega - «qui purtroppo ci viviamo e nonostante le nostre denunce a polizia, carabinieri e vigili urbani finora non si è risolto nulla. L’unico risultato è che molti abitanti della zona, specie anziani, sono stati costretti a trasferirsi».

Il residente che tratteggia il profilo di questo gruppetto di adolescenti (di cui uno, un 15enne, è stato fermato dopo accurate indagini grazie a diverse testimonianze e alle immagini delle telecamere di sorveglianza) descrive il terrore di chi, ogni giorno, ha subito almeno una volta le loro angherie: «Passano gran parte del loro tempo nei pressi di via Foria e piazzetta San Carlo all’Arena, dove risiede uno di loro. Assumono sempre atteggiamenti provocatori: basti pensare che danno fastidio sia ai residenti che per colpa loro devono restare chiusi nelle proprie abitazioni (addirittura una coppia di pensionati è dovuta andare via), perché infastiditi anche di notte dagli schiamazzi di questi ragazzini sia che si intrattengano in strada in sella a scooter sia che siano a piedi».
 


Ma non mancano altri episodi di teppismo: «Spesso rompono bottiglie di vetro contro il muro, orinano in strada, fumano spinelli e chiacchierano a voce alta fino a tarda notte. Per non parlare di quando, in pieno giorno, aggrediscono i loro coetanei - specie extracomunitari - all’uscita di scuola».

Il peggio poi avviene durante il periodo di Carnevale, «quando commettono soprusi anche verso persone adulte, per lo più donne e anziani, lanciandogli uova e schiuma senza che nessuno intervenga». E che dire dei piccoli furti che mettono a segno? «Si va dai telefonini ai motorini che rubano spesso con la complicità di qualche adulto».

«Più volte abbiamo chiesto l’intervento di polizia,  carabinieri  e vigili urbani - rimarcano i residenti  - ma non abbiamo ottenuto nulla. Se non si interverrà con una rete composta da servizi sociali, famiglia e scuola non si risolverà mai nulla e avremo altri Arturo che saranno accoltellati da ragazzini che hanno appena 15 anni».

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