Napoli, massacrato dalla baby gang a 17 anni: fermato il primo aggressore

Napoli, massacrato dalla baby gang a 17 anni: fermato il primo aggressore
di Nico Falco
Domenica 24 Dicembre 2017, 10:03 - Ultimo agg. 25 Dicembre, 17:55
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Questa mattina all’alba la Polizia di Stato ha bloccato uno dei giovani responsabili del ferimento di Arturo. Si tratta di un minorenne napoletano. In corso di identificazione gli altri componenti del gruppo. Il giovane, 15 anni, è accusato di tentato omicidio. E’ stato raggiunto da una ordinanza di custodia cautelare in istituto minorile di pena emessa dal Gip del Tribunale per i minorenni. Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Napoli, diretta dal primo dirigente Luigi Rinella, sono arrivati al ragazzo con certosine indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni. 



Le indagini erano state avviate subito dopo l’aggressione, avvenuta intorno alle 17.00 del 18 dicembre, quando Arturo, 17 anni, era stato brutalmente aggredito in via Foria da alcuni coetanei che l’avevano bloccato con un pretesto e accoltellato; il ragazzo era stato trasportato in ospedale, dove è tuttora ricoverato e soltanto da poche ore è stato dichiarato fuori pericolo. La baby gang lo aveva ferito anche alla gola e al torace. Gli agenti hanno ricostruito la dinamica: il gruppetto, composto da quattro giovanissimi, prima di Arturo aveva preso di mira un altro ragazzo, sempre con la stessa tecnica, che però era riuscito a scappare. Poi ci avevano riprovato col giovane studente, forse per rapinargli il cellulare. Lo avevano fermato chiedendogli l’ora e poi ordinandogli di seguirlo; quando Arturo si è rifiutato lo hanno aggredito: in due lo hanno accoltellato mentre gli altri facevano da palo. 

Il ragazzo di 15 anni raggiunto dall’ordinanza è stato individuato grazie a un intenso lavoro di indagine svolto sul territorio con il supporto delle testimonianze della vittima e dell’altro giovane che era finito nel mirino del branco, anche lui minorenne. L’attività investigativa prosegue senza sosta per individuare i complici dell’aggressore.

La Questura di Napoli ha diffuso le immagini degli impianti di videosorveglianza pubblica e privata dell’area dove è avvenuto il ferimento per raccogliere da eventuali testimoni informazioni utili.

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