Napoli, 14enne accoltella coetaneo
La preside: «Dobbiamo aiutarlo»

Napoli, 14enne accoltella coetaneo La preside: «Dobbiamo aiutarlo»
Martedì 23 Maggio 2017, 18:51 - Ultimo agg. 23:45
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«Quando gli ho chiesto "cosa hai fatto?" Lui mi ha risposto "cosa ho fatto? Non ho fatto niente". Non si è reso conto della gravità del suo gesto». A parlare è Armando Sangiorgio, il dirigente scolastico reggente della scuola media Augusto Consoli del quartiere Fuorigrotta di Napoli dove, ieri, un ragazzino poco più che tredicenne ha accoltellato, ferendolo lievemente, un compagno di classe.

Il feritore è un bravo studente, con buoni voti, oltre che un promettente calciatore. Frequenta la terza media e si è già iscritto alle superiori. Ciononostante ha, e ha avuto in passato, atteggiamenti da bullo, anche nei confronti del quattordicenne ferito. I due erano seduti l'uno accanto all'altro quando il tredicenne ha estratto il coltello e ha colpito il compagno. Il tutto è avvenuto mentre in classe c'erano i professori. La vittima non ha denunciato subito l'accaduto: ha chiesto di andare in bagno e il tredicenne l'ha accompagnato. Poi è stato lanciato l'allarme dai docenti, che hanno chiesto l'intervento dei sanitari.

L'aggressore «è un ragazzo in difficoltà, ce ne eravamo accorti - dice ancora Sangiorgio - ma non potevamo immaginare che potesse succedere quello che è accaduto. Si tratta di un episodio da biasimare, ciononostante abbiamo il dovere di capire il suo malessere e tentare di risolverlo. Perché come padre, educatore e dirigente, sono convinto che il ragazzino può essere recuperato».

«Noi mostriamo sempre molta attenzione - conclude Armando Sangiorgio - ai problemi di natura psicologica, ma purtroppo non siamo attrezzati per fronteggiarli». Dello stesso tenore anche le parole del dirigente scolastico regionale Luisa Franzese: «Non si tratta di un ragazzo violento - sottolinea - ma di un ragazzo con difficoltà familiari e con un forte temperamento. Adesso dobbiamo lavorare per capire perché aveva un coltello in tasca. Quanto accaduto merita una analisi più approfondita. Ho già incontrato il dirigente scolastico con il quale abbiamo concordato che ora è necessario capire cosa si può fare per lui e cosa, eventualmente, non è stato fatto». Per domani è stata disposta un'ispezione nell'istituto, da parte del dirigente scolastico regionale: «Abbiamo il dovere di comprendere il disagio - conclude Franzese - e, soprattutto, cosa possiamo fare per risolverlo».

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