Musicista ucciso su scooter, c'è un sospettato: al lavoro il Ris

Musicista ucciso su scooter, c'è un sospettato: al lavoro il Ris
di Leandro Del Gaudio
Lunedì 26 Giugno 2017, 08:42 - Ultimo agg. 11:42
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Vernice, pochi centimetri di vernice. Una traccia, un segno, qualcosa in più di un semplice indizio tra tanti. Eccola la speranza di dare un volto al pirata della strada che mesi fa ha travolto e ucciso Giovanni Ilardo, musicista 38enne speronato mentre era in sella al suo scooter nei pressi di largo Sermoneta. Un omicidio stradale a tutti gli effetti, per altro aggravato dalla fuga del pirata, dell'assassino, consumato la notte tra l'11 e il 12 gennaio a Mergellina.

C'è una svolta nelle indagini: in questi mesi sono state evidenziate alcune tracce di vernice che non appartengono allo scooter della vittima e che potrebbero essere invece riconducibili a quella dell'investitore. Tracce che sono state spedite al gabinetto di scientifica del Ris di Parma, nel tentativo di realizzare una sorta di comparazione tra il materiale repertato e un altro target, che al momento conviene mantenere segreto. Già, perché in questa storia non siamo proprio al punto zero. Mesi di indagine e gli inquirenti hanno tra le mani il nome di un sospettato. Di lui conoscono il luogo di residenza, ovviamente l'automobile che usa (o che usano i suoi più stretti congiunti), la propria attività lavorativa. 

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