Movida senza regole a Napoli, in arrivo lo stop alle percussioni di notte

Movida senza regole a Napoli, in arrivo lo stop alle percussioni di notte
di Valerio Esca
Giovedì 17 Maggio 2018, 08:35 - Ultimo agg. 10:10
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«Stop alle percussioni di notte e divieto di vendita di alcolici a minimarket e supermercati dopo mezzanotte». Sono soltanto alcuni dei correttivi sui quali si sta ragionando a Palazzo San Giacomo. Nonostante al momento non sia stata rinnovata l'ordinanza anti-caos sulla movida. Tra le novità anche l'allargamento della zona rossa del by-night, in cui rientreranno piazza Carlo III e piazza Nazionale. «Da mesi stiamo portando avanti un lavoro serio sul tema della notte - spiega l'assessore comunale ai Giovani e alla Sicurezza Alessandra Clemente - Sono stata più volte in strada con la polizia municipale, per poter toccare con mano quali fossero le problematiche. Abbiamo fatto tavoli di ascolto con associazioni di categoria e ho sempre lasciato aperta la porta per poter accogliere tutte le rimostranze, le lamentele e soprattutto le proposte». Il tema della movida sarà al centro del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica in programma oggi alle 12 in Prefettura con i vertici provinciali delle forze dell'ordine, il prefetto, il sindaco e l'assessore alla Sicurezza. «Abbiamo elevato centinaia e centinaia di verbali contro chi non ha rispettato l'ordinanza - evidenzia Clemente - Il nostro impegno non si è mai sopito e anzi è sempre stato costante. Stiamo valutando una serie di proposte e diverse idee. Perché i cittadini hanno diritto al riposto e gli esercenti a lavorare. Tanti sono i passi in avanti fatti e crediamo che sia necessario ripetere l'esperienza di sei mesi fa, di confronto in Prefettura con i comitati dei cittadini e tutti i soggetti coinvolti, come le Municipalità, prima di pensare ad un altro provvedimento. In queste settimane stiamo facendo dei ragionamenti importanti che dobbiamo condividere con il prefetto».
 
L'assessore viaggia sulla stessa lunghezza d'onda del sindaco de Magistris, che a margine dell'ultima assemblea di demA alla Domus Ars, martedì pomeriggio, aveva chiarito al Mattino: «Sulla movida stiamo lavorando e facendo diverse valutazioni». Tra le idee c'è quella dello stop alle percussioni di notte: «Non in tutta la città - fanno sapere dal Municipio - stiamo individuando le aree». Stesso vale per gli orari: si potrebbe immaginare dopo mezzanotte e applicare il divieto nelle zone cosiddette calde. Un esempio su tutti piazza San Domenico Maggiore, dove decine di giovani, anche in giorni infrasettimanali, sono soliti ritrovarsi con bonghi e percussioni per suonare e festeggiare compleanni nel cuore della notte, spesso fino all'alba. Rendendo impossibile il dovuto riposo ai residenti. Altra opzione concreta sul tavolo del Comune è quella di vietare la vendita di alcolici a minimarket e supermarket in determinate zone e orari a ridosso della notte: «Se un gruppo di persone compra a mezzanotte una cassa di vino in un minimarket ha un solo scopo, quello di farsi male al fegato e di bere, spesso per strada - ribadiscono da Palazzo San Giacomo - Per questo bisognerà capire in che modo e che tipo di divieto emanare». Rimarrà il veto sulla vendita in vetro di alcolici a tarda sera e ovviamente saranno gli esercenti a dover mantenere pulita l'area all'esterno dei locali. «Continueremo a garantire - ribadisce l'assessore Clemente - un alto standard sui controlli in tutte le zone della movida».

Intanto Valeria Valente, vicepresidente del Pd al Senato e consigliera comunale a Napoli, attacca: «Apprendiamo che finalmente il sindaco di Napoli si è posto il problema della scadenza della sua ordinanza emanata lo scorso novembre che, sebbene del tutto insufficiente, era l'unico strumento per sopperire all'assenza totale di regolamentazione del fenomeno, lasciato a se stesso addirittura dalla primavera del 2011, quando andarono a scadenza le ultime ordinanze del sindaco Iervolino».
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