Morti nella Solfatara, via alla perizia: gas detector, 7 superesperti al lavoro

Morti nella Solfatara, via alla perizia: gas detector, 7 superesperti al lavoro
Lunedì 15 Ottobre 2018, 19:09
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Con rilevatori portatili di idrogeno solforato alla mano i sette consulenti nominati dal Tribunale di Napoli hanno avviato oggi i lavori per la «super perizia» nella Solfatara di Pozzuoli dove, il 12 settembre dello scorso anno, hanno perso la vita tre turisti del Veneto, il piccolo Lorenzo Carrer, il padre, Massimiliano, e la madre, Tiziana Zaramella, precipitati in una voragine satura di gas apertasi sotto i loro piedi. Il primo a cadere fu Lorenzo che stava cercando di scattare una foto alla fangaia. Il padre e la madre persero la vita pochi minuti dopo, nel tentativo di salvare la vita al figlio. Della famiglia sopravvisse solo il figlio più piccolo della coppia che oggi ha 9 anni e vive con la zia.

Il sopralluogo, per motivi di sicurezza, non può durare più di sessanta minuti e deve essere rimandato qualora dovesse piovere. Inoltre i periti devono raggiungere l'area da sottoporre alle analisi utilizzando esclusivamente percorsi sicuri. Dall'inchiesta della Procura di Napoli sono emerse gravi lacune sul piano della sicurezza, sia per i visitatori sia per il personale impiegato nell'area, che da allora è sotto sequestro. I consulenti chiamati ad assolvere il compito provengono da prestigiose università italiane. Il lavoro dei super periti durerà diversi mesi al termine dei quali sarà redatto un pacchetto di norme di sicurezza che, se rispettato, potrebbe consentire il dissequestro dell'area e la sua riapertura. Tra gli indagati figura Giorgio Angarano, amministratore della «Vulcano Solfatara srl», difeso dagli avvocati Bruno Von Arx e Manlio Pennino, accusato di disastro colposo, e altre cinque persone. L'avvocato Alberto Berardi, del Foro di Padova, invece, assiste i familiari delle vittime con l'avvocato Vincenzo Cortellessa e lo Studio 3A.
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