Il procuratore Melillo: cartelli camorra
coincidono con costellazioni di imprese

Il procuratore di Napoli Giovanni Melillo
Il procuratore di Napoli Giovanni Melillo
Venerdì 24 Novembre 2017, 16:05
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«Oggi i principali cartelli camorristici coincidono con sofisticate costellazioni di imprese». Lo afferma, nel suo intervento agli Stati generali della Lotta alle Mafie, il Procuratore capo di Napoli, Giovanni Melillo. «I cartelli mafiosi hanno leadership che coincidono con posizioni di controllo di ramificate reti di impresa, dove si creano relazioni solidissime. In queste reti - sottolinea - è sufficiente che un'impresa fiduciaria di interessi mafiosi si collochi in una posizione dominante per espandere la sua capacità di controllo». Melillo muove dalla considerazione che oggi si assiste ad una «narrazione secondo la quale la camorra sarebbe un ordinario fenomeno delinquenziale in una realtà metropolitana segnata da un forte disagio sociale e dove la realtà giovanile è immersa nell'emarginazione e nella povertà educativa. Tutto questo certamente c'è nella realtà a sottolinea - ma si vedono trasformazioni della devianza giovanile».

«C'è ben altro - evidenzia il Procuratore capo di Napoli - che resta fuori dal perimetro descrittivo di questa narrazione rassicurante, che tenta di rendere periferica quella realtà rispetto al dibattito pubblico».
Tutto questo mentre, non manca di notare, prosegue la trasformazione delle mafie in «forza economica». Non solo. «Alle organizzazioni camorristiche va il riconoscimento tacito della pretesa di assumere direttamente funzioni di rappresentanza in sedi politico - amministrative In questo senso, panorama non è per niente edificante» sottolinea Melillo che osserva come in questo senso «si sperimenta la dissolvenza della pubblica amministrazione e di funzioni statuarie fondamentali». 
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