Maria Dolores e il carcinoma, la Regione contro il medico: «Allarmismo inutile, c'era posto al Pascale»

Maria Dolores e il carcinoma, la Regione contro il medico: «Allarmismo inutile, c'era posto al Pascale»
di Maria Chiara Aulisio
Lunedì 18 Giugno 2018, 11:25
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La storia di Maria Dolores Peduto, 55 anni, napoletana, che con un post su Facebook aveva messo in rete il suo dramma, fa discutere. Agli amici del social la donna aveva parlato della sua malattia: «Ho scoperto di avere un tumore al seno - scriveva - aiutatemi, ho bisogno di voi». E poi il racconto delle prime fasi di una vicenda che - per fortuna - si sarebbe conclusa nel migliore dei modi. In sintesi: la donna, dopo aver appreso la notizia della malattia, si era rivolta al suo medico di fiducia, un chirurgo senologo in servizio all'ospedale Incurabili, che però le aveva comunicato che non avrebbe potuto operarla: mancavano gli anestesisti e, con gli interventi che andavano a rilento, la lista d'attesa sarebbe stata troppo lunga: per l'avanzare del carcinoma innanzitutto, e poi anche perché lo specialista, di lì a poche settimane, sarebbe andato in pensione. Immediata l'alternativa: l'ospedale Pascale al quale la donna si è rivolta e che, come è normale che sia, l'ha subito presa in carico. Fin qui tutto regolare. Lo è molto meno, invece, se un ospedale si trovi costretto a rallentare l'attività chirurgica perché non dispone di anestesisti.

IL CASO
Interviene la Direzione salute della Regione che, prima di entrare nel merito, vanta un primato: «La Campania rappresenta un'eccellenza nazionale nella cura dei malati oncologici». Poi, la storia di Maria Dolores «alla quale - prosegue la Direzione - va il massimo rispetto, e che è stata già inserita nella lista chirurgica del Pascale, dove, senza alcuna agevolazione, potrà essere seguita al meglio secondo il percorso predefinito». Aggiungendo pure che «la presa in carico sarebbe potuta avvenire, come per ogni cittadino, anche prima della sua denuncia. E che sarebbe bastato il doveroso consiglio del suo medico curante, che irresponsabilmente ha creato un allarme ingiustificato».

L'INDAGINE
Sulla storia della Peduto, e speriamo anche sulla mancanza di anestesisti, è stata disposta un'indagine interna per verificare le singole responsabilità ed, eventualmente, «assumere conseguenti sanzioni disciplinari». «La signora - si legge ancora - avrebbe potuto rivolgersi a una qualsiasi tra le strutture ospedaliere in grado di affrontare questo tipo di interventi. Appare pertanto del tutto ingiustificato segnalare la carenza di anestesisti all'ospedale Incurabili rispetto all'assistenza che viene sempre e comunque assicurata ai pazienti».

 

L'ALLARME
Parla invece di «vicende inaccettabili» il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della commissione Sanità. «La mancanza di anestesisti, da me denunciata una settimana fa, denota una gravissima carenza organizzativa. Mi chiedo tuttavia come sia stato possibile che nessuno abbia lanciato l'allarme prima. Se Maria Dolores è stata trasferita al Pascale quanto dovrà aspettare chi invece ha bisogno di un intervento alla colecisti?». Infine, Ferdinando Riccardi, responsabile Day Hospital oncologico del Cardarelli: «La Regione Campania - scrive - ha individuato quattro patologie tumorali, tra queste la mammella, per le quali occorre fare ricorso a strutture ospedaliere oncologiche. In Campania sono otto quelle che hanno numeri e esperienza per trattare il tumore del seno, di queste, quattro sono a Napoli e non c'è l'ospedale Incurabili». E poi aggiunge: «Si dovrebbe sapere che il 40% delle donne campane si sottopone a interventi alla mammella in strutture dove si operano non più di 10 pazienti all'anno e dove mancano i requisiti di professionalità. Dunque, grazie alla carenza di anestesisti, Maria ha evitato l'intervento agli Incurabili e sarà presa in carico da una struttura accreditata: questa è la notizia». Senza nulla togliere a quella che agli Incurabili mancano gli anestesisti. Che pure è una notizia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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