Decreti e leggi pro abusivi, è lite
«Stupidità»: de Luca a muso duro

Decreti e leggi pro abusivi, è lite «Stupidità»: de Luca a muso duro
di Luigi Roano
Mercoledì 23 Agosto 2017, 11:47
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Dalla polvere dei palazzi crollati a Casamicciola che hanno seppellito due persone, si alza una nuvola di polemiche politiche astiose, che hanno il sapore dello scaricabarile sul condono edilizio e su leggi che in qualche modo gli somigliano. Ma soprattutto il polverone sembra la classica cortina fumogena per nascondere il troppo poco fatto per mettere in sicurezza un territorio, quello italiano e ischitano in particolare, provato da continue ribellioni di madre natura ai turpi disegni umani. Furioso lo scontro da Pd e M5s. Nel mirino ci finisce inevitabilmente il governatore della Campania - epicentro - dell'ultimo disastro Vincenzo De Luca, bersagliato da Fi e dai grillini. Cosa ha scatenato così tanti veleni con i morti ancora a terra e centinaia di sfollati per le strade di Ischia?
 


Un disegno di legge proposto dal senatore Ciro Falanga di Ala approvato a maggioranza da Palazzo Madama con i voti di Pd, Fi e del M5s (quelli che adesso litigano) e una legge della Regione Campania (impugnata dallo Stato, con una pronuncia del Tar che ha rimandato la questione alla Corte Costituzionale) entrambe ancora mai applicate. Il fil rouge che lega le due leggi può riassumersi in questa dicitura: «Abusivismo di necessità». Cosa significa? Marcare la differenza tra chi ha commesso un abuso per uso speculativo e chi invece per chi ha costruito per andarci ad abitare. Per Falanga gli ultimi edifici ad essere abbattuti dovranno essere quelli «stabilmente abitati». Per i Verdi di Angelo Bonelli e tutta la Sinistra così si incentiva la corsa «a completare le case abusive che praticamente non verranno mai abbattute». La novità della Legge della Regione Campania - simile al Ddl Falanga sui criteri da stabilire per l'abbattimento - è che per le decine di migliaia di case che da vent'anni sono abitate si ipotizza «la requisizione degli alloggi e la loro acquisizione al patrimonio pubblico».

Il Comune dove insistono le case - nella sostanza - «può prevedere poi un uso sociale a favore di chi ha le stesse condizioni di reddito previste per poter richiedere un alloggio popolare. Anche qui le ruspe per la sinistra sono «un miraggio». Lo scontro è frontale e le elezioni regionale in Sicilia - e quelle politiche tra pochi mesi - hanno il loro peso nelle scelte dei parlamentari.

In questo contesto il governatore campano ieri a Ischia è intervenuto in maniera decisa su quanto promulgato dalla Regione Campania: «Risponderò più avanti alle stupidità che stanno attribuendo alla legge della Regione». Il governatore ha lanciato anche un appello ai turisti: «Si è trattato di un «evento estremamente limitato e in questo momento non c'è nessun pericolo in tutto il resto dell'isola». A chi si rivolge De Luca parlando di stupidità? In particolare al gruppo regionale del M5S che ha definito la «legge regionale un megacondono» Un attacco diretto anche ai Verdi rei - secondo i grillini - di avere avallato con i «loro esponenti la legge voluta da De Luca». E anche ai vertici grillini. Il tweet di Luigi di Maio - vicepresidente della Camera espirante premier per il M5s - ha l'effetto della benzina gettata sul fuoco: «Forza Italia e Pd sono la causa di tutti gli abusi e sanatorie in Italia. Oggi dovrebbero star zitti e piangere i morti, non sciacallare». Immediate le repliche: «Due morti, migliaia di sfollati e un'isola in ginocchio. Ci domandiamo se davanti a questo tremendo scenario, con donne e bambini raccolti sotto le macerie di case in parte abusive e costruite con cemento di scarsa qualità, Luigi Di Maio sia ancora disposto a giustificare l'abusivismo come ha fatto pochi giorni fa per raccogliere qualche voto in Sicilia» attacca il deputato di Fi Roberto Caon. Per il Pd la senatrice Francesca Puglisi: «Oggi prevalga il dolore per le vittime del terremoto. Nessuna polemica con chi conferma la sua indole di sciacallo, come Luigi Di Maio. L'esponente M5S piuttosto riveda la sua proposta in Sicilia: nessuna legittimazione all'abusivismo di necessità. E già che c'è si ricordi della sua proposta di legge sulla sanatoria per gli abusi edilizi proprio ad Ischia». Lo stesso Bonelli dei Verdi rinfocola lo scontro: «Siamo alla follia, i principali partiti sono ormai alla rincorsa del consenso elettorale e legittimano l'abusivismo. Ma in queste ore bisogna recuperare la decenza politica». Per il presidente dei Verdi «sull'abusivismo ad Ischia si sta realizzando una sorta di trasversalità tra centrodestra, centrosinistra e M5s: il primo giugno 2013 Di Maio andò ad Ischia ad un convegno in cui illustrò la proposta del ravvedimento operoso per bloccare le demolizioni ad Ischia. Poi è arrivato l'altro incubo del Ddl Falanga». E proprio Falanga non ci sta: «È in atto una clamorosa opera di sciacallaggio politico. Ad ogni modo, sono d'accordo con il ministro Delrio nel sostenere che i manufatti abusivi debbano essere demoliti, ma sono tanto più vicino a lui che si è detto favorevole all'individuazione di criteri atti a stabilire delle priorità negli abbattimenti. È questo lo scopo del Ddl a mia firma che attende il via libera definitivo alla Camera».