Volpi di notte avvistate a Pompei:
guardiane dell’area archeologica

Volpi di notte avvistate a Pompei: guardiane dell’area archeologica
di Susy Malafronte
Lunedì 8 Gennaio 2018, 18:54
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Pompei. Le volpi: guardiane notturne dell’area archeologica. Una simpatica famiglia di volpi, padre madre e due figli, da qualche tempo, al calar del sole e quando le antiche vestigia si svuotano dei turisti, si aggira per le strade della città archeologica. Il capofamiglia ha costruito una tana tra il verde che si espande ai piedi delle «Terme del Sarno», antico edificio che sorge all’ingresso di piazza Esedra. Le volpi si aggirano, in quel che ormai è diventato il loro indiscusso territorio, al crepuscolo e di notte per trovare degli avanzi di cibo lasciati a terra dai turisti. In alternativa le loro appetibili prede sono i topi, gli altri abitanti della città «fantasma».  

Attraversano gli Scavi su e giù tutta la notte, spingendosi fino a nord del sito, nella zona al confine dell’area demaniale - dove sorgono le abitazioni dei coloni che coltivano i terreni di proprietà del Parco Archeologico -  in cerca di galline. I custodi raccontano che: «durante il giro di guardia notturno incontriamo l’animale dal pelo rosso che scappa via spaventato dai fari della torcia che impugniamo». Per natura le volpi non si avvicinano all’uomo e non sono animali aggressivi. I «guardiani» a quattro zampe del sito patrimonio Unesco mantengono un comportamento molto prudente: evitano gli incontri diretti con l’uomo. I turisti, venuti a conoscenza della presenza delle volpi dai racconti delle guide, si fermano incuriositi davanti alle «Terme del Sarno» nella speranza di poter fotografare «la sentinella quadrupede dell’antica città romana». Fino ad oggi nessuno è riuscito in tale impresa. Solo le telecamere a raggi infrarossi, del servizio di videosorveglianza, sono riuscite a «catturare» l'immagine di una volpe mentre cammina per le strade deserte della Pompei antica. La foto ha fatto il giro del web ed è diventata subito virale. 
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