Video hard finisce su internet, 19enne costretta a fuggire da Napoli

Video hard finisce su internet, 19enne costretta a fuggire da Napoli
di Leandro Del Gaudio
Martedì 12 Settembre 2017, 00:03 - Ultimo agg. 13 Settembre, 00:05
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Ci ha provato a guardare avanti, ad ascoltare le persone care che le dicevano lasciar perdere, che prima o poi tutto sarebbe passato, dimenticato, archiviato. Ci ha provato a cambiare scuola, a lasciare il liceo nel quale aveva frequentato i primi anni, sperando che sarebbe bastato a chiudere la storia che l’aveva trasformata in un oggetto di gossip ambulante. Ma sono stati tutti tentativi a vuoto, inconsistenti, di fronte alla gogna che il suo nome si portava appresso.

E non ha potuto far altro che sparire agli occhi di tutti, provando a voltare pagina nel modo meno doloroso possibile: ha cambiato città, ha abbandonato la casa natale, ha chiuso i ponti con Pozzuoli, il comune nel quale ha vissuto fino al dramma in cui è precipitata lo scorso anno. Storia di Anna, nome rigorosamente di fantasia, o meglio, storia della famiglia di Anna, che ha scelto di cambiare casa, cambiare strada, cambiare città. Un anno fa, la sua vicenda finì al centro del gossip più feroce, quello che si insinua attraverso chat riservate per poi esplodere sui social. Ricordate la storia del video hot della ragazza di Pozzuoli divulgato sui social? Autunno del 2016, il caso del suicidio di Tiziana Cantone aveva svelato la pericolosità di Internet, quando venne dato l’allarme su una vicenda simile.

A Pozzuoli - si disse - c’è un caso simile, si rischia un epilogo analogo. Ancora un filmato a sfondo pornografico che sfugge al controllo, che entra in una chat di pochi intimi, per poi riprodursi attraverso i social. Vicenda simile a quella di Tiziana, con l’aggiunta che protagonista e vittima della gogna dei social è una studentessa giovanissima, oggi 19enne. Siamo nel pieno delle fasce deboli, da sempre area protetta da ogni genere di riconoscimento, finita al centro del peggiore gossip possibile. Ne è nata un’inchiesta, che in questi giorni ha fatto registrare una svolta procedurale che basta da sola a raccontare il lato beffardo dell’abisso in cui si è trovato a vivere un intero nucleo familiare ai tempi di internet, dei social e della pulsione digitale. Proprio mentre Anna e i suoi hanno raccontato agli inquirenti la propria determinazione a cambiare domicilio, a lasciare un ambiente diventato impossibile per tutti, la Procura di Napoli ha chiuso l’inchiesta. Forte delle indagini del commissariato di polizia di Pozzuoli, ma anche degli esiti del lavoro informatico della polizia postale, l’inchiesta è stata chiusa in pochi mesi: è stato individuato il presunto responsabile della divulgazione del filmato hot, l’accusa è di violazione della privacy. 

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