Napoli ricorda la strage nazista
dell'ex Vetreria Ricciardi

Alcuni momenti durante la commemorazione della strage del 29 settembre 1943
Alcuni momenti durante la commemorazione della strage del 29 settembre 1943
di Danilo Capone
Domenica 2 Ottobre 2016, 14:32 - Ultimo agg. 19:26
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La pioggia incessante delle prime ore mattutine di questa domenica – due ottobre – non ha frenato le numerose persone accorse all’ingresso dell’ex Vetreria Ricciardi, in via Ferrante Imparato nell’area orientale della Città, per commemorare la memoria delle decine di martiri inermi, il cui numero resta imprecisato, che perirono nell’eccidio perpetrato dalle truppe di occupazione il ventinove settembre Millenovecentoquarantatre.
 

 

Una targa commemorativa recita: “In questo luogo i tedeschi allestirono un campo di concentramento in cui furono rinchiusi per rappresaglia cittadini inermi. Testimonianze raccontano dei pianti strazianti e della disperazione degli internati barbaramente trucidati. Due ottobre Duemilasedici. Non per odio bensì per restituire alla memoria collettiva la crudeltà di cui è capace il genere umano e la dignità degli uomini e delle donne che lottano per la libertà”. Di libertà e resistenza  s’è parlato durante la giornata, che rientra nel ciclo di celebrazioni per le storiche “Quattro giornate di Napoli”.
 
All’attivista Enzo Morreale del Comitato civico di San Giovanni a Teduccio il merito di aver indagato sui tragici eventi.  Attraverso studi bibliografici e propri sopralluoghi, Morreale ha lavorato sul recupero della memoria smarrita, che a distanza di oltre settanta anni aveva necessità di riemergere. Sono state numerose le associazioni, organizzazioni e comitati che hanno aderito alla giornata di comune memoria. L’iniziativa ha mobilitato il suddetto Comitato civico di San Giovanni a Teduccio, la Rete Napoli Orientale, la Barra, Porchiano Bene Comune, Napoli Est Brucia, Secondo Tempo, Voce nel Deserto, Sala Teatro Ichos e Napoli Libera. Erano inoltre presenti con una propria rappresentanza l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ed i gonfaloni del Comune di Napoli. Queste sono state le dichiarazioni del Sindaco Luigi De Magistris sulla commemorazione nell’area orientale: “è importantissimo essere qui oggi, a dimostrazione che furono tutta la Città, l’intero popolo, tutti i quartieri a ribellarsi all’occupazione nazi-fascista. Qui ci fu un concentramento di una parte di popolo, di partigiani, che furono prima segregati e poi ammazzati. Bisogna  innanzitutto ricordare per non dimenticare il tributo che i Napoletani hanno offerto alla resistenza, alla libertà, alla costituzione repubblicana, e per continuare a lottare per quei valori e quegli ideali”.

Ricordare per continuare a resistere, all’interno di una porzione di territorio comunale che dopo la devastazione industriale e gli scandali per disastro ambientale, prova ad alzare il capo. “Siamo impegnatissimi su Napoli Est, uno dei grandi progetti finanziati dall’Europa, per il quale c’è una collaborazione tra pubblico e privato. Si stanno attuando i programmi urbanistici attuativi. Stiamo lavorando sulle infrastrutture ed i servizi. Ricordo la nuova sede dell’università a San Giovanni.
Considerando la situazione economica, gli investimenti sono enormi”. Infine, un accenno sui lavori strutturali nel porto. “Noi stiamo dando il massimo. Attendiamo che il Governo nomini il presidente dell’autorità portuale, che sarà decisivo per il rilancio del porto, anche perché a beneficiare dei fondi europei sarà l’autorità portuale che dipende dal Governo”. È stata essenzialmente una giornata di memoria, impegno e resistenza viva, suggellata dalla performance musicale dei “Vigliena World&Pop Music” che hanno eseguito brani della resistenza italiana e la performance dell’artista di strada Giuseppe Zinno.

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