No agli immigrati a Torre del Greco
In piazza Casapound e antifascisti

No agli immigrati a Torre del Greco In piazza Casapound e antifascisti
di Francesca Raspavolo
Sabato 29 Aprile 2017, 10:56 - Ultimo agg. 17:59
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TORRE DEL GRECO - Un weekend ad alta tensione a Torre del Greco, con un corteo di Casapound per dire no all'arrivo di 278 immigrati che la Prefettura di Napoli ha destinato alla città del corallo e subito dopo una marcia antifascista per promuovere i valori dell'accoglienza e della resistenza al razzismo.
 

Oggi pomeriggio dalle 17 a Piazza Santa Croce ci sarà un «presidio contro il centro di accoglienza a Torre del Greco - l'annuncio di CasaPound Italia Golfo di Napoli - È tempo di scendere in piazza per la difesa del nostro territorio e per ribadire il nostro no a questa imposizione: dobbiamo capire chi ha davvero a cuore Torre del Greco e chi fa invece solo chiacchiere».

La risposta alle proteste del movimento di estrema destra arriverà domani pomeriggio con l'evento «Libertà del mare - Torre Mediterranea e Antifascista»: gli attivisti della Rete Corallini Antifascisti saranno in Villa Comunale, domenica dalle 17, insieme ad artisti della provincia di Napoli, musica e riflessioni a favore dell'uguaglianza sociale e dell'antirazzismo. «Siamo contro la strumentalizzazione della guerra tra poveri che qualcuno nella nostra città cerca di alimentare utilizzando bufale mediatiche - dicono gli attivisti della Rete Corallini Antifascisti - Portano unicamente odio ingiustificato nella mente delle persone e lo propongono come soluzione. Per noi la pratica dell'incontro col diverso è l'unica strada possibile per costruire un'umanità, come anche una comunità quale Torre del Greco è, che sia migliore e capace di crescere».
 
 

«Dopo le gravi parole del Prefetto che vorrebbe imporre alla cittadinanza l'arrivo di immigrati è finito il tempo dei proclami, delle chiacchiere, delle petizioni e delle raccolte firme».
Ci mette la faccia Ferdinando Raiola, leader locale di Casa Pound:
«Non permetteremo che il paese si riduca ad una pattumiera a cielo aperto come è accaduto a Napoli a causa del malgoverno. Bisogna ascoltare i cittadini e non correre dietro al business delle ong sugli immigrati. A Torre non si passa».
 
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