Il Riesame: resti in cella
l'assassino del gioielliere

Il Riesame: resti in cella l'assassino del gioielliere
di Fernando Bocchetti
Sabato 27 Maggio 2017, 12:26
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MARANO. Resta in carcere Maurizio De Fenza, alias o Mamozio, l'uomo accusato di aver ucciso il gioielliere Salvatore Gala. Il tribunale del Riesame non ha accolto la richiesta di scarcerazione avanzata dal legale del 31 enne, l'avvocato Giovanni Abbate. I giudici del Riesame hanno ritenuto fondato l'impianto accusatorio dei magistrati inquirenti della Procura di Napoli nord.

De Fenza, nel corso dell'interrogatorio di garanzia dello scorso 12 maggio, si era dichiarato estraneo all'omicidio, avvenuto nella notte tra l'8 e il 9 maggio, e si era avvalso della facoltà di non rispondere. I legali del 31 enne, ritenuto dagli inquirenti contiguo al clan Orlando di Marano, hanno preannunciato ricorso in Cassazione, mentre sul fronte delle indagini prosegue la caccia ai complici o al complice del presunto assassino, scovato tre giorni dopo l'omicidio in un albergo di Ischia.

Chi ha ammazzato Salvatore Gala, 43enne padre di una bambina di sette anni e titolare di una gioielleria in via Merolla, ha portato via con sé anche un grosso quantitativo di preziosi: almeno dieci chili di oro secondo quanto accertato dai carabinieri della tenenza di Marano e della compagnia di Giugliano e riportato nel decreto di fermo. La rapina e l'agguato mortale si sarebbero consumati in un arco temporale di 42 minuti. Un lasso di tempo molto ampio che potrebbe avvalorare la tesi di un omicidio maturato a causa di uno screzio, di una lite degenerata per chissà quale motivo, forse acuita dall'effetto dell'alcol o della droga.

Salvatore Gala e Maurizio De Fenza, del resto, si conoscevano da tempo e pare fossero soliti intrattenersi, anche a tarda sera, nel locale di via Merolla, in pieno centro cittadino. Un'attività commerciale che Gala, da molti anni residente a Qualiano e noto a tutti come Maurizio, aveva ereditato dal defunto papà Giuseppe, storico gioielliere di Marano.