Il premio Morante a Napoli
arriva nel carcere minorile di Nisida

Il premio Morante a Napoli arriva nel carcere minorile di Nisida
di Maria Elefante
Giovedì 25 Maggio 2017, 16:26
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La cultura supera tutti i confini, entra tra le sbarre del carcere o nelle denunce di un giovane cronista assassinato perché voleva che il mondo cambiasse e che anche  i ragazzini di Napoli avessero una speranza. E poi va oltre. Immagina un mondo salvato dai bambini o nella bella scrittura di un diario che racconta un sogno. Le essenze del premio Elsa Morante sono riecheggiate nell'auditorium del centro di produzione Rai di Napoli quando i vincitori dell'edizione 2017 sono stati chiamati a ritirare un riconoscimento che ha saputo ritagliarsi, grazie al l'autorevolezza della giuria presieduta da Dacia Maraini un ruolo di primissimo piano. 
 


E sul palco sono sfilati il super vincitore, il giornalista Giovanni Floris con Quella notte sono io, un affascinante giallo sul bullismo edito da Rizzoli, Simona Dolce con il suo La mia vita all'ombra del mare edito da Raffaello. Un racconto del prete italiano don Pino Puglisi, ucciso da Cosa Nostra nel 1993. E poi la giuria ha premiato Philip Schultz per il lavoro La mia dislessia, ricordi di un premio Puoitzer che non sapeva né leggere né scrivere edito da Donzelli (ha ritirato il premio la traduttrice italiana del libro). 

Nel corso della manifestazione sono stati anche consegnati i premi speciali a cominciare da quello assegnato dai ragazzi di Nisida che hanno voluto premiare l'attore di Gomorra Salvatore Esposito per il suo Non volevo diventare un boss edito da Rizzoli. Il premio Morante dei ragazzi contro le mafie ha scelto invece, il libro che raccoglie gli articoli di Giancarlo Siani Fatti di Camorra. Dagli scritti giornalistici edito da Iod e, infine, il premio il mondo salvato dai ragazzini è andato dal docufilm Almeno credo di Gualtiero Peirce e prodotto da Beppe Attene. Si tratta di una produzione dedicata ai più piccoli documentato le risposte di bimbi di prima elementare su temi delicati come la religione. Non è mancato per questa edizione il riconoscimento per questa edizione agli amici del premio Elsa Morante che è andato ad Anton Emilio Krogh con Come me non c'è nessuno, diario di un sogno edito da Mursia. 

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