Il paradosso dell'ippodromo:
Agnano ha il Derby ma non i soldi

Pierluigi D'Angelo, presidente di Agnano, con Varenne
Pierluigi D'Angelo, presidente di Agnano, con Varenne
di Gaetano Borrelli
Mercoledì 27 Giugno 2018, 20:57 - Ultimo agg. 20:58
1 Minuto di Lettura
L'ippodromo di Agnano vive un paradosso. Il ministero lo ha riconosciuto unico ippodromo strategico di trotto assegnandogli pochi giorni fa anche il Derby (la corsa che ha un montepremi di un milione, in calendario il 23 settembre) e l'Allevatori di dicembre, sottratti a Roma che con lo smantellamento di Tor di Valle ospita il trotto a Capannelle che è il tempio del galoppo. Ma nello stesso tempo il ministero non ha stipulato un nuovo contratto (il vecchio è scaduto a dicembre) con la società di Agnano e i pagamenti sono fermi a sei mesi fa. Finora sono stati maturati crediti per un milione e mezzo di euro. «In queste condizioni - denuncia il presidente di Ippodromi Partenopei Pierluigi D'Angelo in un comunicato - non riusciamo ad andare avanti. Siamo costretti a far lavorare i dipendenti ad orari ridotti». Inoltre - spiega ancora D'Angelo – l'inserimento dell'ippodromo tra i beni comunali da dismettere ha bloccato il nostro piano di investimenti. Ora mi aspetto risposte chiare e concrete dalle istituzioni.

I nuovi Gran premi sono in effetti «medaglie di cartone» se non arrivano più soldi nelle casse dell'ippodromo, indispensabili anche per organizzarli dignitosamente. Il prossimo Gran premio di trotto è in programma addirittura sabato prossimo 30 giugno, i Città di Napoli open e filly per i tre anni con in palio in totale 242mila euro. E ancora il 14 luglio è il turno del Città di Napoli di galoppo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA