Il fratello di Massimo Troisi all'inaugurazione del murale con le scene dei suoi film

Il fratello di Massimo Troisi all'inaugurazione del murale con le scene dei suoi film
Domenica 19 Febbraio 2017, 14:29
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Inaugurato a San Giorgio a Cremano il murale dedicato a Massimo Troisi, l'attore e regista originario del comune vesuviano, prematuramente scomparso, del quale oggi ricorre il sessantaquattresimo anniversario della nascita. L'opera, realizzata dall'artista di strada Jorit Agoch sulla facciata esterna del Palaveliero, sarà illuminata giorno e notte. Alla cerimonia, intitolata "È nata una stella", hanno partecipato il sindaco Giorgio Zinno, gli amministratori, il presidente dell'Istituzione Premio Massimo Troisi, Salvatore Petrilli, il consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli, gli imprenditori del Palaveliero che hanno reso possibile la realizzazione dell'opera e tanti cittadini che sÈi sono fermati ad ammirare il murales. Su di esso vi sono ritratte le scene di tre lavori, tra i più noti di Troisi: la prima, dal film "Ricomincio da tre", è un fermo immagine del dialogo tra Lello Arena e lo stesso Massimo sul tema del miracolo facile e del miracolo difficile. La seconda dalla pellicola "Non ci resta che piangere" è la scena del bidello Mario (Massimo Troisi) che detta una lettera all'insegnante Saverio per chiedere clemenza a Savonarola, l'influente frate predicatore nella teocratica Firenze dell'epoca.

L'ultima scena tratta dal film "Il Postino", è il bacio tra Mario (Massimo Troisi) e Beatrice (Mariagrazia Cucinotta). «È il primo murales che parte grazie anche ai responsabili del Palaveliero» ha detto il primo cittadino «l'idea è quella di dare un tributo al nostro Massimo Troisi nel giorno in cui avrebbe compiuto gli anni. È nata una stella del nostro territorio e la ricordiamo con un murales stupendo che potrà essere visto per sempre dalla città. A questo seguiranno altri murales: uno in piazza Troisi e gli altri in altri luoghi della città per far sì che torniamo con i giovani del nostro territorio ad abbellire la città e a far sì che essi si possano esprimere».

Il progetto rientra nel 'Premio Massimo Troisi 2017' che quest'anno prevede la realizzazione di vari eventi e iniziative che avranno il clou nei mesi estivi. Questa mattina il compianto artista è stato ricordato dall'associazione 'A casa di Massimo Troisì che ha sede in Villa Bruno ed è nata con l'obiettivo di capire, conoscere e custodirne il patrimonio artistico e umano. A presiedere l'associazione il fratello, Luigi che ha detto: «Massimo non è oggi, è sempre. Ho sempre detto che non aveva bisogno di una casa perché lui la casa l'aveva nel cuore di tutti quelli che lo amano. Abbiamo solo voluto dare una testimonianza materiale di quella che era la vita di tutti i giorni con gli oggetti che ci sono in questa casa ma Massimo è vivo. A volte qualcuno la casa la chiama museo. Non ci piace perché dà l'idea di cose che non ci sono più, invece lui è attuale. Tanto è vero che le persone che vengono qui ci dicono, anche con le lacrime agli occhi, "abbiamo avuto l'impressione di averlo incontrato qui"». All'interno della casa sono presenti la bicicletta de 'Il Postinò, libri e fotografie, strumenti musicali che lasciava suonare agli amici, la sedia del set 'Che ora è?' girato con Marcello Mastroianni, e poi libri e la borsa sportiva della Nazionale Attori, fotografie scattate nell'infanzia e nell'adolescenza con amici, numerosi ritratti alle pareti e in esposizione anche due copie di tesi di laurea a lui dedicata.