Il fascino dei castelli campani. Cinque luoghi da non perdere

Castello di Ischia
Castello di Ischia
di Ilenia De Rosa
Sabato 6 Maggio 2017, 14:37
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Racchiudono l’odore del passato e quello della natura in cui sono immersi. Sono i castelli presenti nel territorio campano, luoghi dove storia, architettura e cultura si fondono con la bellezza del paesaggio.
 
Castello di Ischia

Scrigno di storia immerso nell’azzurro del mare. Il Castello Aragonese sorge su un isolotto di roccia collegato a Ischia da un ponte in muratura lungo 220 metri. Struttura a forma quadrangolare, con mura composte da quattro torri, ha raggiunto il suo massimo splendore alla fine del sedicesimo secolo, quando ospitava 1892 famiglie, il convento delle clarisse, l'abbazia dei monaci basiliani di Grecia, il vescovo con il capitolo e il seminario, il principe con la guarnigione e conteneva 13 chiese, tra cui la cattedrale. Oggi è visitabile: aperto tutto l'anno, tutti i giorni della settimana.
 
Castello di Agropoli

Primeggia sul promontorio della città avvolgendo il territorio con il suo fascino storico-architettonico. Il Castello angioino aragonese si erge maestoso quasi come una vedetta su Agropoli. Attorno alle sue mura si trova un fossato largo e profondo. Le ristrutturazioni d'età aragonese nel quindicesimo secolo hanno notevolmente ampliato l'originario impianto, a forma triangolare. L'interno del castello è occupato dalla piazza d'armi e da vari edifici concentrati sul lato settentrionale e quello orientale. L’ingresso è libero.

Castello di Montesarchio

Struttura storica che domina la valle Caudina, si erge al centro del colle che caratterizza il territorio. Il Castello di Montesarchio, insieme alla torre, costituiva un complesso fortificato, realizzato in epoca normanna.
Fu costruito per scopi militari e di ordine pubblico: nelle sue segrete furono imprigionati numerosi dissidenti politici, di cui restano iscrizioni sui muri. Oggi il Castello è visitabile e ospita il museo archeologico nazionale del Sannio Caudino.
 
Castello dell’Abate - Castellabate

Fondato nel 1123 dall'abate Costabile e completato dal suo successore Simeone, il Castello dell’Abate originariamente aveva lo scopo di proteggere la popolazione locale impegnata nei traffici via mare da eventuali attacchi Saraceni. La fortezza ha quattro mura con quattro torri angolari a pianta rotonda. Al suo interno abitazioni, forni, cisterne e magazzini per le provviste. Oltre ad essere visitabile, la struttura è oggi punto di riferimento per manifestazioni di tipo sociali, artistiche e culturali.
 
Castello di Lettere

È tra i più importanti esempi di fortificazione della Regione. Il Castello di Lettere fu costruito dagli amalfitani attorno al decimo secolo, per finalità difensive. Ampliato e modificato più volte, da Normanni, Angioini, Aragonesi, è un'imponente costruzione in pietra calcarea. L'ultimo recente restauro mette in evidenza le mura e le torri difensive, l'antica cattedrale, i resti di edifici, case e una chiesa, del borgo Castrum Licterensis. Oggi è visitabile.
 
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