La sentenza, che riduce la pena di De Santis da 26 a 16 anni di reclusione, è stata scritta dal giudice scrittore Giancarlo De Cataldo, lo stesso che solo un anno prima, in un articolo del 16 marzo 2016 de Il Fatto Quotidiano, fu al centro delle polemiche per essere comparso nelle intercettazioni di Mafia Capitale. Nulla di penalmente rilevante ma le intercettazioni riportavano una telefonata che testimoniava la sua vicinanza alla destra romana. La replica del giudice fu “ Solo fango su di me”. «Servono 10.000 firme per chiedere a Mattarella di rivedere il processo- continua la mamma di Ciro Esposito -chiedo giustizia da quello stesso Stato che rischia di rendersi complice dell’omicida se non dovesse tutelare la vittima».
Il prossimo passaggio in termini processuali dovrebbe essere la Corte di Cassazione ma ad ora l’unico che può appellarsi, chi commette il reato, non ha ancora formulato nulla. Il rischio è che possa essere confermato l’appello. Domani mamma Antonella e papà Gianni e i volontari dell’Associazione Ciro Vive, saranno di nuovo fuori la Curva B dello stadio San Paolo di Napoli, in occasione della partita in casa, per raccogliere altre firme.
«Avrei voluto vedere coinvolte anche altre città d’Italia - continua Antonella Leardi - dopotutto questa lotta non la sto facendo solo per me ma per tutti coloro che vogliono vedere tornare vivi i propri figli a casa dopo essere stati ad una partita di calcio. In tanti mi esprimono solidarietà ma poi non firmano, ora per me questa petizione è l’unico strumento che mi resta per ottenere giustizia». La mamma di Ciro Esposito lancia l’ennesimo appello a firmare la petizione e ricorda i prossimi punti raccolta, domani dalle 10.30 verrà allestito un gazebo fuori allo stadio San Paolo in occasione di Napoli- Fiorentina e dalle 11.00 a Quarto alla partita di calcio popolare Quartograd- Procida, il 15 dicembre allo spettacolo di Alessandro Bolide e il 17 dicembre a Barra ai mercatini di Natale.