Napoli, giro di vite sulle bici elettriche modificate: decine di sequestri al Plebiscito

Alcune bici elettriche sequestrate dalla polizia municipale a piazza Plebiscito
Alcune bici elettriche sequestrate dalla polizia municipale a piazza Plebiscito
di Antonio Folle
Mercoledì 14 Novembre 2018, 19:46 - Ultimo agg. 19:49
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La piaga delle bici elettriche modificate per somigliare, in quanto a potenza, a veri e propri scooter è in continua estensione. Ormai in quasi tutti gli angoli della città è possibile vedere questi veri e propri mini ciclomotori sfrecciare a tutta velocità e in barba a tutti i divieti. Da mesi la polizia municipale guidata dal comandante Ciro Esposito sta effettuando controlli a tappeto su tutta la città per debellare un fenomeno che rappresenta un pericolo sempre più concreto per l'incolumità dei pedoni. Stamattina il reparto motociclisti, coadiuvato dal fondamentale apporto del Ministero dei Trasporti e dalla Polizia di Stato, ha dato vita a una maxi operazione di repressione del fenomeno a piazza Plebiscito, dove sono stati controllate e sequestrate alcune decine di biciclette elettriche che sono risultate essere manomesse.

L'apporto del Ministero si è rivelato fondamentale. Per constatare l'effettiva manomissione delle bici elettriche - che modificate possono raggiungere con facilità la non trascurabile velocità di 40 km/h - è necessario l'ausilio di speciali apparecchiature munite di rulli sui quali effettuare prove tecniche e dinamiche. L'apparecchiatura installata nella piazza principale della città ha portato brillantemente a termine il suo compito, come sottolineato anche dal comandante dei caschi bianchi del Comune Ciro Esposito.

«Non è la prima volta che viene effettuata una operazione del genere - ha commentato - e ogni operazione ha portato sempre a decine di sequestri e sanzioni amministrative. Il controllo delle bici elettriche manomesse è complicato perchè è necessario l'utilizzo di un banco di prova, per questo ringraziamo il Ministero dei Trasporti per la collaborazione. Si tratta di un fenomeno - prosegue - in triste aumento. Non è inusuale veder sfrecciare quelli che sono dei veri e propri scooter camuffati da bici, per questo è necessario l'impegno del reparto motociclisti sul delicato tema dei controlli stradali. Vogliamo riportare la serenità nelle strade - ha poi concluso il comandante Esposito - e per questo è necessaria la massima collaborazione da parte dei cittadini».
 
 

Manomettere le centraline delle bici elettriche, che di regola smettono di erogare potenza superati i 25 km/h senza l'ausilio di pedali, oltre che illegale per ragioni di sicurezza è una utilissima - e utilizzatissima - scappatoia per circolare a bordo di scooter senza alcun segno di riconoscimento. Secondo il codice della strada, infatti, le bici elettriche non dispongono di targhe, non è necessaria una assicurazione, non sono sottoposte a limiti di età - quindi non serve alcuna patente - e possono essere guidate anche senza casco. Una ghiottissima occasione per quei napoletani che non vogliono rinunciare alla comodità di uno scooter, vogliono circolare nelle zone a traffico limitato ma, allo stesso tempo, non vogliono - o non possono - sostenere gli onerosi costi per l'assicurazione di uno scooter a tutti gli effetti. 

Il giro di vite sulle bici modificate ha il non trascurabile merito di restituire un minimo di serenità ai pedoni partenopei che, specie nelle affollatissime aree del centro storico, rischiano quotidianamente di essere investiti da decine di mini scooter guidate sempre più spesso da ragazzini poco più che adolescenti. 

 
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