Geolier alla Federico II di Napoli, Gratteri declina l’invito: «Non ho cambiato idea»

Il rettore aveva invitato il procuratore: «Il cantante può essere un nostro alleato»

Geolier a Sanremo
Geolier a Sanremo
di Giuliana Covella
Lunedì 25 Marzo 2024, 23:56 - Ultimo agg. 27 Marzo, 06:50
5 Minuti di Lettura

Il gran giorno, quello tanto atteso dal pubblico di giovanissimi e dall’ospite d’eccezione, è arrivato. Oggi alle 16 Emanuele Palumbo in arte Geolier varcherà la soglia della Federico II a Scampia. Un incontro che ha sollevato molte polemiche (a partire dal procuratore della Repubblica di Napoli Nicola Gratteri) tra detrattori ed estimatori di un ragazzo che, ad appena 23 anni, rappresenta un’icona musicale per milioni di giovani (e non solo, a giudicare dall’età degli spettatori che lo hanno conosciuto a Sanremo) in tutta Italia, prima che a Napoli.

Tanto che la sua città d’origine è al terzo posto, dopo Milano e Roma, nella classifica di quelle che lo amano di più. Il rapper partenopeo incontrerà dunque gli studenti dell’ateneo nella sede di viale della Resistenza, a pochi passi da Secondigliano, il quartiere che gli ha dato i natali. Sarà una conversazione in cui il cantautore (scrive e canta i suoi testi in dialetto), che ha avuto ampi consensi di critica e pubblico nel corso dell’ultima edizione del Festival di Sanremo, racconterà ai suoi coetanei se stesso e le tappe della sua carriera, fino ad arrivare alla popolarità di oggi, rispondendo alle domande che gli saranno rivolte da Pier Luigi Razzano del laboratorio radiofonico d’Ateneo, F2 Radio Lab.

L’accesso al complesso universitario per prendere posto, in aula magna o nella corte centrale dove ci sarà la proiezione in diretta su ledwall, sarà consentito a partire dalle 15, previo riconoscimento con documento di identità, a tutti coloro che hanno ricevuto conferma via mail all’indirizzo istituzionale. L’evento sarà inoltre trasmesso in streaming sul canale YouTube di Ateneo. 

L’incontro

Quando è sbocciata la passione per il rap? Quando ha deciso di lasciare il lavoro in fabbrica per dedicarsi alla musica? Come ha reagito di fronte alla mancata vittoria a Sanremo? Cosa pensa dell’immagine negativa e spesso sbagliata delle periferie? Come si sente ad essere una star da milioni di follower sui social? Sono di varia natura le domande che gli studenti della Federico II rivolgeranno a Geolier questo pomeriggio. Location sarà una sede accademica dal valore doppiamente simbolico, perché quella università dove il rapper andrà a parlare davanti a una platea composta da centinaia di coetanei è a Scampia. Il quartiere delle Vele che sorge a pochi passi da Secondigliano, quello dove Emanuele (questo il suo vero nome, ma anche il titolo dell’album d’esordio nel 2019 con cui ottenne il primo disco di platino) è nato e vive tuttora insieme ai familiari. Territori che troppo spesso finiscono sotto i riflettori in un’accezione negativa. Ecco allora cosa s’intende sfatare oggi: uno dei tanti luoghi comuni che vogliono questi quartieri come “incapaci” di sfornare talenti. Talenti come Geolier che conta numeri impressionanti sulle piattaforme digitali: nel 2023 ha superato il miliardo di stream su Spotify e, mensilmente, tocca quota 5,8 milioni. Un successo che si ripete non appena lancia un singolo. Come quello fresco di uscita dove duetta con il collega Ultimo e che s’intitola “L’ultima poesia”, in cui s’intravedono scorci di periferie degradate di Napoli (come il sottopassaggio della stazione della Vesuviana di Barra). L’artista sarà accolto nell’aula magna della facoltà di Medicina e risponderà alle curiosità dei 500 studenti che si sono prenotati online sui canali istituzionali dell’ateneo, a cui se ne aggiungeranno altri 200 e passa allievi che assisteranno all’evento in video collegamento nell’agorà della sede universitaria. «Saranno circa 800 ragazzi che verranno a Scampia per partecipare a un dibattito, questo è il senso dell’iniziativa», sottolinea il rettore Matteo Lorito, che introdurrà con un breve saluto l’incontro. Un’ora di conversazione “intima” tra Geolier e i suoi coetanei che insieme colloquieranno della vita artistica e privata dell’interprete di “I p’ me, tu p’ te”.

Video

Le polemiche

Non sono mancate però le polemiche per il fenomeno Geolier. Dopo quelle sanremesi relative al dialetto “rivisitato” nei suoi testi (nel senso che si scrive come si pronuncia) a far storcere il naso a qualcuno è stata la notizia della “lezione” speciale in programma oggi all'Università Federico II. Il suo ingresso all’università non ha fatto piacere neppure al procuratore Gratteri, che si è mostrato disincantato sull’iniziativa. Un polverone a cui il rettore dell’ateneo aveva risposto sottolineando che «il cantante forse non è un modello, ma può essere un nostro alleato», invitando il magistrato a partecipare all’evento. Invito declinato. Pochi giorni fa, proprio nel corso di un incontro con gli studenti in una scuola, Gratteri aveva bocciato l’idea di far salire in cattedra il giovane rapper: «Non voglio sapere nemmeno chi è il cantante - erano state le sue parole - ma se si arriva a questo si deve mettere in discussione anche chi ha organizzato e cosa è diventato il percorso universitario, se non si ha la sensibilità che si devono portare all’università solo eccellenze, modelli di vita per la formazione dei ragazzi. Queste cose lasciano senza parole, se molla l’università siamo alla fine».

© RIPRODUZIONE RISERVATA