«Guidava i killer a Forcella,
quel minore non è un pentito»

«Guidava i killer a Forcella, quel minore non è un pentito»
di Avv. Mario Covelli
Martedì 2 Maggio 2017, 15:01 - Ultimo agg. 7 Maggio, 09:22
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Egregio Direttore,

l'artico pubblicato su «Il Mattino» del 1 maggio: «Guidava i killer a Forcella» pone in evidenza la ferma decisione del minore - ne do atto quale difensore - di abbandonare la via del crimine e di cambiare vita.

Tuttavia il titolo «Si pente l'ex-baby sentinella», può trarre in inganno il lettore, che potrebbe interpretarlo non come pentimento per i reati commessi, ma come attività di collaboratore di giustizia.

Prego pertanto di chiarire il significato del titolo medesimo, non avendo mai avuto il mio assistito il ruolo di collaboratore.

D'altronde, anche se avesse voluto intraprendere la collaborazione, non avrebbe potuto farlo, in quanto le indagini sono state iniziate e svolte dalla Dda di Napoli, la quale, solo in un momento successivo, ha trasmesso gli atti relativi agli infradiciottenni per competenza alla Procura Minori.

Pertanto non vi è nulla da rivelare, essendo la vicenda ben nota: in effetti, mentre il processo a carico degli imputati maggiorenni è stato definito in primo grado, quello a carico del minore è ancora nella fase delle indagini preliminari.
 
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