Ecoballe campane, il Pd diviso
frena il nuovo impianto

Ecoballe campane, il Pd diviso frena il nuovo impianto
di Tonia Limatola
Sabato 9 Dicembre 2017, 09:24
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Giugliano. Impianto per i rifiuti al Ponte Riccio, il Pd consegna l'appello per il «no» all'assessore regionale all'ambiente Bonavitacola. L'altra sera l'incontro nella sede cittadina del partito in via Aniello Palumbo ha ufficializzato un feroce scontro sulla realizzazione a Giugliano dell'impianto - previsto dal piano straordinario varato dalla Regione a fine 2015 - che dovrebbe lavorare le balle di rifiuti di Taverna del re: non lo vogliono gli ambientalisti, i partiti dell'opposizione e si dicono fermamente contrari anche gli uomini del Pd cittadino. Così in Regione fanno i conti con una protesta tutta interna al partito. La situazione a Giugliano è ingarbugliata. In città vi sono due aree che fanno riferimento ai Democrat: quella del gruppo consiliare e della dirigenza del circolo cittadino, e quella che ruota intorno al sindaco Antonio Poziello (anche se questi non ha la tessera) ed è molto vicina al governatore De Luca. I primi si oppongono al piano regionale, i secondi non protestano. «I colori politici non contano, questo è il nostro territorio», dicono dal circolo di Giugliano. E, in effetti, le ragioni dello sviluppo, della salute e dell'economia locale hanno separato i partiti sui rifiuti da sempre. Anche all'epoca di Bassolino, prima governatore e poi commissario straordinario per l'emergenza rifiuti, gli allora Ds al governo della città non furono sempre d'accordo con l'attivazione delle discariche sul loro territorio.

L'esito dell'incontro con Bonavitacola? Dalla Regione sembrano orientati a proseguire per la loro strada. «Scelta giusta e compatibile con il rispetto per l'ambiente», dice il vicepresidente Fulvio Bonavitacola. L'alternativa sarebbe anche peggiore: realizzare un nuovo termovalorizzatore o lasciare le balle di rifiuti al loro posto, cioè tra Giugliano e Villa Literno, nel più grande sito di stoccaggio regionale. Le immagini delle piramidi di balle di rifiuti accanto agli alberi di pesche hanno fatto il giro del mondo. Così l'incontro - al quale ha partecipato anche la deputata di Giugliano Giovanna Palma - è stato solo interlocutorio. «Gli abbiamo chiesto di rivedere le delibere che danno attuazione al piano straordinario di rimozione delle ecoballe nella parte in cui prevedono un impianto nell'ex centrale turbogas e una discarica per gli scarti. Ci auguriamo che la Regione voglia considerare le nostre ragioni, in passato Giugliano ha già sacrificato ampi spazi in nome dell'emergenza rifiuti. Ora si deve parlare solo di bonifica», dice il segretario cittadino Pietro Di Girolamo. E in una nota della segreteria cittadina, poi, a mente fredda si ribadisce: «Se questa tecnologia ha un impatto ambientale così ridotto perché, ancora una volta, viene scelta la città di Giugliano come sito destinatario del nuovo impianto? Questa città ha già pagato a caro prezzo il costo ambientale dell'intera regione facendosi carico di discariche e impianti negli ultimi anni. Adesso è arrivato il momento di dire basta ad altri impianti dei rifiuti, l'unica cosa che vogliamo è la bonifica del territorio».

 

Bonavitacola ha ribadito il no alla discarica già affermato nel corso dell'ultima riunione della Conferenza dei servizi. Intanto sulla polemica politica in città, il sindaco Poziello interviene per rendere noto di aver disposto la pubblicazione sul sito istituzionale del Comune tutti gli atti relativi all'impianto proposto dalla Regione. «Il termovalorizzatore che Caldoro voleva far realizzare a Giugliano e per il quale era anche già stata bandita la gara non si farà. Inoltre, è scongiurata anche l'ipotesi - che era stata avanzata anche da molti nemici del termovalorizzatore - di interrare le ecoballe a Giugliano». Poi, Poziello annuncia che a breve ci sarà un nuovo incontro pubblico per discutere delle soluzioni in campo e delle proposte avanzate dall'amministrazione comunale riguardo al concorso di idee progettato per trasformare le aree che verranno liberate dalle ecoballe di Taverna del re.
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