«Droni in Mostra», a luglio una grande kermesse a Napoli

«Droni in Mostra», a luglio una grande kermesse a Napoli
di Marco Perillo
Martedì 22 Marzo 2016, 22:19 - Ultimo agg. 23 Marzo, 12:56
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Volano sulle nostre teste e ci guardano. Non sono Ufo, non sono alieni, ma i droni la cui passione in Italia, e soprattutto a Napoli e in Campania, sembra non arrestarsi. E non a caso la città partenopea è già pronta per ospitare "Droni in Mostra" (www.droninmostra.it) kermesse dedicata al fenomeno, che si terrà dal 15 al 17 luglio alla Mostra d'Oltremare. Una tre giorni intensa, che prevede la presentazione di tutti gli scenari del mondo «unmanned», dai colossi della produzione, alla vendita retail, ai servizi, alle giovani startup, coinvolgendo in un unico evento sia grande pubblico che opportuntà business to business, nel meraviglioso scenario della città di Napoli. Il rapporto del Sud Italia col mondo dei droni non ha a che fare solo col divertimento, ma può avere risvolti utilissimi. Pensiamo ad esempio ai vantaggi che molte aziende potrebbero ricevere introducendo velivoli SAPR nel flusso lavorativo delle aziende. Poi ci sarà il lato ludico, con le sfide tra i partecipanti e le gare FPV tra i professionisti. Ampio spazio alla sicurezza e alla formazione, al primo posto per praticare tale attività. Ne parliamo con Luca Capuozzo, organizzatore dell'evento.

Luca Capuozzo, perché una kermesse dedicata ai droni a Napoli? 

«Perché mancava una reale occasione di incontro tra domanda e offerta che sostenesse e veicolasse correttamente l'espansione di un settore in crescita come quello dei droni e che al contempo fosse maggiormente legata alle caratteristiche del territorio campano e di tutto il sud Italia. Droni in Mostra non sarà soltanto una fiera, ma un vero e proprio evento divertente ed al contempo istruttivo con l'obiettivo di far conoscere le basi del regolamento e instradare i giovani verso il corretto uso dei velivoli in ambito scientifico, professionale e ludico». 

Perché avete scelto la Mostra d'Oltremare per la vostra iniziativa? 
«Mostra d'Oltremare è molto conosciuta in Campania, i cittadini la raggiungono con estrema facilità anche quando non ci sono eventi in corso, solo per passare una piacevole giornata nelle aree verdi, o per leggere un libro tra le fontane. E' situata accanto all'Università Federico II, allo stadio San Paolo, e alla sede della Rai, la Mostra d'Oltremare e rappresenta l'eccellenza in termini di ricettività fieristica e di posizione relativa alla città. Il quartiere storico è stato più volte ammodernato ed oggi è in grado di ospitare eventi di grandissimo rilievo. In particolare l'edificio che ospiterà Droni in Mostra, il padiglione 6, è un imponente palazzo di vetro che per la sua altezza lascia spazio a soluzioni espositive e spettacoli difficilmente ipotizzabili altrove». 

Napoli, anche per il fenomeno droni, è all'avanguardia. Secondo lei perché? 
«Passione, inventiva e curiosità sono molto spiccate nei napoletani, doti ed energie che se ben incanalate portano a risultati eccellenti. La scelta di Apple di eleggere Napoli come primo "App Developer Center" in Europa è solo un esempio delle innumerevoli risposte che potrei dare a questa sua domanda. Quello dei droni è semplicemente un ambito in grado di stimolare tutte le doti di cui le parlavo, ed era quindi prevedibile che trovasse terreno fertile qui in Campania». 

Ci parli del grande divario che esiste, in questo campo, tra professionisti e piloti amatoriali. Quali sono, ad esempio, i rischi per i ragazzi? 
«Se con “piloti amatoriali” intende gli aeromodellisti, beh quelli non rappresentano un grosso problema: conoscono le regole dell'aria e sanno quanto è imprevedibile un mezzo volante comandato a distanza. Difficilmente un vero Aeromodellista volerà sulla testa di altre persone, sui binari del treno, o nei pressi di un aeroporto. 
Il rischio maggiore invece lo corrono i ragazzi, e più in generale chi è a digiuno totale delle regole dell'aria, e così un ragazzino potrebbe causare incidenti o incorrere in una pesante sanzione senza neanche comprenderne il motivo». 

Una piaga sono senz'altro gli operatori "abusivi". Cosa fare? 
«Come in tutte le attività lavorative, il fenomeno dell'abusivismo non fa che abbassare il costo di un servizio al di sotto del suo effettivo valore, a danno di tutti, abusivo compreso, il quale generalmente corre dei rischi così alti da non giustificare lontanamente la cifra richiesta per quel lavoro. Esiste però nell'ambito dei Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto una figura di “abusivo” differente, e cioè quel professionista che si ritrova per via delle lacune normative a lavorare in situazioni non incontrovertibilmente definibili come regolari. Ci auguriamo che la nuova normativa attesa a breve aiuti a risolvere questa situazione, permettendo a chi desidera svolgere la professione di pilota SAPR di farlo con la certezza di essere in regola e con il pieno supporto delle istituzioni addette alla regolamentazione ed al controllo». 

Ci racconti le appassionanti sfide che ci saranno in programma. 
«Ospiteremo la tappa italiana dell'Italy drone film festival, un contest tra videomaker ideato da Alessandro Musto, e stiamo definendo i dettagli delle sessioni di volo FPV al chiuso e in piena sicurezza. Per i principianti metteremo a disposizione non solo la voliera di sicurezza, ma anche dei piccoli quadricotteri con cui iniziare a provare le prime sensazioni di volo in prima persona. I professionisti del volo FPV invece potranno usufruire della voliera di sicurezza con attrezzature proprie. Non mancheranno i simulatori di volo, tra cui anche una vera cabina di pilotaggio Boeing 737-800 della ProEmotion Eventi». 
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