Droga: sull'asse Cagliari-Napoli arresti e sequestri per 4 milioni

Droga: sull'asse Cagliari-Napoli arresti e sequestri per 4 milioni
Giovedì 8 Novembre 2018, 08:20 - Ultimo agg. 13:33
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La polizia e la guardia di finanza di Cagliari hanno eseguito una vasta operazione nei confronti di un’organizzazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di esplosivo, estesa tra la Sardegna e la Campania. L’operazione, condotta dai poliziotti delle squadre mobili di Cagliari e Napoli, è finalizzata all’esecuzione di diversi provvedimenti di cattura nei confronti di 11 soggetti pregiudicati sardi e campani (8 residenti a Cagliari e 3 a Napoli), appartenenti ad un’organizzazione criminale dedita al traffico di droga.
 

Dalle indagini, avviate nel 2015, coordinate dalla Direzione Centrale dei Servizi Antidroga, i poliziotti hanno potuto accertare che dal 2016 sono state effettuate tra la Campania ed il capoluogo isolano, 30 importazioni di sostanza stupefacente di circa 300 chili di hashish per ogni singola spedizione, per un totale di 10,4 tonnellate. Tali importazioni sono state effettuate tramite spedizioni con ditte di copertura che simulavano la spedizione di commesse alimentari di varia natura. La polizia ha eseguito, a riscontro delle operazioni tecniche in atto, tre arresti in flagranza e sequestrato circa 1300 kg di stupefacente (hashish). Nello stesso contesto, la guardia di finanza procederà ai sequestri preventivi di beni mobili ed immobili riconducibili ai componenti del gruppo criminale per un valore di circa 4 milioni di euro.

Nel corso delle attività, operate con il supporto degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Sardegna della polizia, sono state eseguite decine di perquisizioni domiciliari, delegate dalla Procura di Cagliari, (10 in provincia di Cagliari, 18 in provincia di Napoli e una in provincia di Caserta), presso abitazioni e sedi societarie riconducibili al promotore e finanziatore dell’associazione criminale. 

Sono 11 le persone arrestate dalla Polizia e dalla Guardia di finanza nell'ambito di una maxi operazione antidroga che ha portato a smantellare un traffico tra la Campania e la Sardegna. In manette a Cagliari sono finiti Stefano Medda, di 44 anni, Carlo Tintis, di 46, Gaetano Tintis, di 59, Antonio Tintis, di 36, Matteo Tintis, di 29, Fabrizio Moroni, di 44, Fabrizio Medda e Vittorio Piras, entrambi 21enni. catturati in Campania, invece, Emiddio Romano, di 39 anni, Carlo De Luca, di 31 anni, e Luigi Del Prete, di 28. Gli undici arrestati sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, detenzione e porto illegale di esplosivo. Le indagini, avviate nel 2015, sono sono state condotte con il coordinamento della Dda di Cagliari. In due anni di attività del gruppo di trafficanti, sono state accertate 30 importazioni di hascisc dal napoletano verso la Sardegna, con circa 300 chili di droga per ogni spedizione, per un totale di 10,4 tonnellate. Le Fiamme gialle, che hanno eseguito le indagini patrimoniali, hanno sequestrando beni mobili e immobili riconducibili ai componenti dell'associazione a delinquere per un valore di circa 4 milioni di euro.

C'erano due sardi e un napoletano al vertice dell'organizzazione criminale specializzata nel traffico di hascisc smantellata oggi da polizia e guardia di finanza. In particolare le spedizioni di droga erano pianificate dai cagliaritani Stefano Medda e Carlo Tintis e dal Napoletano Luigi Del Prete. I carichi, secondo quanto emerso dalle indagini, avvenivano tramite due ditte di copertura: la Savi Alimentari di Napoli a favore della Bevande distribuzione di Matteo Tintis, a San Gavino Monreale. Tre i sequestri avvenuti nel corso delle indagini: il 5 febbraio del 2016 all'interno di un capannone della Ditta Villano di Sestu vengono recuperati 300 kg di hascisc. La droga era nascosta in tre pedane di birra spedite da Napoli e destinate alla ditta di Tintis. Il secondo ad aprile del 2016: 500 chili di hascisc nascosti a bordo di un'imbarcazione spedita da Napoli da Emiddio Romano, commerciante di natanti per conto di Del Prete. In quella occasione vengono arrestati Fabrizio Medda e Fabrizio Moroni. Infine nel giugno 2016 il terzo sequestro: 480 chili di hascisc nascosti all'interno di alcune casse di legno e l'arresto di Carlo Tintis.

C'è anche un attentato tra gli episodi contestati ai membri dell'organizzazione specializzata nel traffico di droga sgominata oggi dalla Polizia e Guardia di finanza tra la Campania e la Sardegna. Dopo il primo sequestro del 5 febbraio del 2016, il 21 febbraio dello stesso mese viene fatto saltare in aria un bar-tabacchi a Quarto nel Napoletano. A commissionarlo, secondo gli investigatori, è uno degli arrestati, Luigi Del Prete, che accusava in qualche modo il titolare di aver «spifferato» particolari che avevano portato al sequestro. Proprio Del Prete aveva un atteggiamento quasi mafioso nei confronti degli altri membri del sodalizio criminale. Dopo il sequestro, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, lo stesso Del Prete avrebbe ricompattato il gruppo, utilizzando anche l'attentato come forma di intimidazione nei confronti degli altri.
 
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