Diego Guida eletto presidente
dall'Associazione piccoli editori

Diego Guida eletto presidente dall'Associazione piccoli editori
Mercoledì 28 Giugno 2017, 15:55
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Napoli - L'editore Diego Guida, Ceo della Guida editori con sede a Napoli, è il nuovo presidente nazionale 2017-2019 del gruppo Piccoli Editori dell'AIE (Associazione Italiana Editori) aderente a Confindustria. La sua elezione è avvenuta oggi dopo la consultazione elettorale degli oltre 200 piccoli editori italiani. Diego Guida è il primo editore meridionale a ricoprire il prestigioso incarico, è stato eletto anche Vice Presidente nazionale dell'AIE. Guida succede al piemontese Antonio Monaco. «Ringrazio i soci per la fiducia accordatami - commenta a caldo il neo-eletto presidente, Diego Guida - i piccoli editori, che rappresentano il Gruppo più numeroso della Associazione, sono una forza coesa e significativa nell'ambito del comparto editoriale, una voce che muove le fila di una cultura «altra» che spesso non trova riscontro nelle grandi sigle. Uniti, lavoreremo nell'intento di promuovere una migliore e più articolata diffusione del libro e della lettura in Italia».

Nell'agenda dei prossimi due anni, Guida intende perciò lavorare affinché i piccoli editori possano essere il perno culturale e di azione, e non solo in Italia, ma anche a livello europeo e internazionale, fra il mondo economico e del lavoro, le istituzioni e la società civile.
«È necessario offrire attività di promozione della lettura - prosegue Guida - che possano invertire il segno negativo dei recenti dati Istat: gli indici di lettura in Italia si riducono anno dopo anno e tocca a noi editori attivarci per creare azioni strategiche di politica culturale».
Un altro dato fa riflettere, e su questo Guida si impegnerà con tutte le sue forze per migliorarlo: nelle librerie di catena i piccoli editori sono presenti solo per il 4%. Infine, conclude Guida:
«Nel 2019 l'Aie festeggerà i suoi 150 ani di vita e questo sarà un motivo in più per rilanciare il ruolo di quanti sapranno raccogliere le nuove sfide, nella consapevolezza che il libro resterà ancora per molto il più formidabile vettore di trasmissione di cultura e di contenuti».
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