Nell'agenda dei prossimi due anni, Guida intende perciò lavorare affinché i piccoli editori possano essere il perno culturale e di azione, e non solo in Italia, ma anche a livello europeo e internazionale, fra il mondo economico e del lavoro, le istituzioni e la società civile. «È necessario offrire attività di promozione della lettura - prosegue Guida - che possano invertire il segno negativo dei recenti dati Istat: gli indici di lettura in Italia si riducono anno dopo anno e tocca a noi editori attivarci per creare azioni strategiche di politica culturale».
Un altro dato fa riflettere, e su questo Guida si impegnerà con tutte le sue forze per migliorarlo: nelle librerie di catena i piccoli editori sono presenti solo per il 4%. Infine, conclude Guida: «Nel 2019 l'Aie festeggerà i suoi 150 ani di vita e questo sarà un motivo in più per rilanciare il ruolo di quanti sapranno raccogliere le nuove sfide, nella consapevolezza che il libro resterà ancora per molto il più formidabile vettore di trasmissione di cultura e di contenuti».